“Mia figlia sa che ho la sclerosi multipla e mi aiuta. Ho paura che possa succedermi qualcosa per cui non potrò più vivere”: parla Georgette Polizzi

  • Postato il 2 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’esperienza a Temptation Island 2016, la sclerosi multipla e la forza della famiglia sempre al proprio fianco: Georgette Polizzi si è raccontata in una lunga intervista a Fanpage.it. La donna, artista e fashion designer, ha parlato dell’avventura nel reality show: “È stato un percorso che in quel momento sentivo di voler fare, ma che mi ha fatto cadere rovinosamente. Da persona comune mi sono ritrovata esposta, giudicata da chi non mi conosceva. È stato un momento molto difficile, dal quale sento di essere uscita vittoriosa, perché sono rimasta fedele a me stessa. Più che una rinascita, però, la definirei come una caduta”. La sua storia con Davide Tresse è stata messa duramente alla prova anche dal tentatore Claudio D’Angelo: “Non ho rancori verso di lui, è un capitolo che ho chiuso in serenità. Il percorso in sé è relativo, ognuno vive quell’esperienza seguendo i propri sentimenti e ha il diritto di agire come si sente. Ma all’epoca era solo la terza edizione e tutto quello che dicevi o facevi veniva estremamente giudicato. Mi sono ritrovata travolta da un’ondata di opinioni, critiche e insulti da parte di persone che non mi conoscevano affatto. È stato psicologicamente pesante, ma sono riuscita a gestirlo. Il vero banco di prova arriva quando si torna insieme a casa e si riguarda tutto. Rifletti sui video, ti confronti. Lì capisci se il sentimento regge e il nostro ha superato ogni difficoltà”.

Georgette Polizzi e Davide Tresse sono andati oltre. E ora condividono la vita e hanno dato alla luce la figlia Sole. Proprio grazie all’amore a alla forza della famiglia, l’artista riesce a combattere la sclerosi multipla: “Io la chiamo “la bastarda”. È subdola, debilitante, ma ho imparato a conviverci. La testa e il cuore sono le uniche armi: se resti positivo, lei non ti mangia; se ti deprimi, sì. La mente fa tantissimo e Davide, in questo, è stato fondamentale. Più che per il suo supporto, che c’è sempre stato, per la mia voglia di tornare a esserci per lui. Spingere il proprio partner su una sedia a rotelle non è facile, così ho fatto di tutto per tornare a camminare per alleggerirlo. E ci sono riuscita”. In questo percorso la figlia Sole è importante: “Sì, ci sono momenti in cui non mi sento abbastanza. Ma ho insegnato a Sole che la mamma ha una “bua invisibile” e lei ha capito. Con me è attenta, dolcissima. Mi dice: “Mamma siediti, ci penso io”. Credo che condividere con lei questo aspetto l’abbia resa più consapevole e ora siamo una squadra, insieme al suo papà”.

La malattia cambia e mette alla prova, ammette la Polizzi: “Sono un’altra persona: più responsabile, più attenta, più forte. Non mi interessa più il giudizio degli altri, sto bene con la mia famiglia e ho trovato un equilibrio interiore”. Anche se un po’ d’ansia resta: “Un po’ d’ansia c’è sempre. Ho paura che possa succedermi qualcosa per cui non potrò più vivere mia figlia e mio marito, ad esempio. Ma poi mi dico: ‘Decido io, non la malattia’. E vado avanti”. La vita, comunque, non è facile. Prima le riporta il padre dopo trentasette anni, poi glielo ristrappa via: “È una storia incredibile. Ho passato 37 anni di vita credendo fosse morto e poi ho scoperto che era ancora vivo. Purtroppo, proprio mentre stavo per andare a trovarlo, è arrivato il Covid e lui è venuto a mancare senza che potessi nemmeno salutarlo. È stato surreale, quasi da film“. E, infine, Georgette Polizzi chiude ai reality in televisione: “No, oggi i reality non farebbero per me. Sono troppo schietta, troppo diretta. Se proprio dovessi tornare, lo farei solo per qualcosa legato alla moda, all’arte, al mio mondo lavorativo”.

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Il Fatto Quotidiano

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