“Mi sono schiantata contro un muro durante una gara, dicevano che non avrei più potuto correre e invece ho fatto la maratona”: la rivincita di Rosie Gorman
- Postato il 16 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Le avevano detto che non avrebbe più corso. Invece, ha tagliato il traguardo della maratona di Manchester. Rosie Gorman, 22 anni, originaria di Manchester, due anni fa si è schiantata contro un muro durante una gara di cheerleading. Il trauma agli arti inferiori era stato così grave da far temere la paralisi. “Ho appena sbattuto contro il muro con una forza incredibile”, ha raccontato al Daily Mail. “È un vero peccato che una cosa così semplice per me abbia messo fine alla mia carriera da cheerleader”.
La diagnosi fu una delle più temute: sindrome compartimentale. Il gonfiore dei muscoli aveva bloccato la circolazione. Una condizione che, secondo la Cleveland Clinic, può portare a “danni muscolari permanenti, paralisi o morte”. Gorman, che da dieci anni partecipava a gare come ballerina e personal trainer, si è sentita dire che le gambe “non avrebbero funzionato più allo stesso modo”. Dopo settimane a letto, ha cominciato a fare fisioterapia. Cinque mesi dopo l’incidente, è riuscita di nuovo a eseguire un salto mortale all’indietro. “Tutti ti dicono di non farlo e che è una cattiva idea, ma l’ho fatto così tante volte e devi credere in te stesso, puoi farcela”, ha detto. “Preferisco superare quel dolore piuttosto che non poterlo fare mai più”.
“È stata una lunga strada per la guarigione. Ho riportato gravi danni muscolari e nervosi. Molte delle sensazioni che provavo non sono mai più riaffiorate”, ha spiegato. Ma grazie all’allenamento e a una struttura fisica che lei stessa definisce “robusta”, ha potuto tornare a correre. Nell’aprile scorso, ha partecipato alla maratona della sua città. Al traguardo, si è lasciata andare alle lacrime: “Ho appena corso un’intera maratona dopo che mi avevano detto che non avrei dovuto correre”.
A darle la forza, ha detto, è stata soprattutto la famiglia. “Penso che sapere cosa ha fatto alla mia famiglia e quanto sia stato sconvolgente per loro vedermi in quel modo sia ciò che mi ha spinto a migliorare e a lavorare sodo”, ha dichiarato. Poi un messaggio a chi si trova in situazioni simili: “Per gli atleti che sono cresciuti in un certo sport e hanno voluto praticarlo per il resto della loro vita e per qualsiasi motivo questo è stato interrotto, è la cosa peggiore del mondo. Devi davvero perseverare e trovare qualcos’altro là fuori che faccia al caso tuo e che amerai”.
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