“Mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme prima del tour. Uno choc, ma almeno ho capito quello che mi capitava sul palco”: parla Justin Timberlake
- Postato il 1 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Al termine del suo altalenante tour mondiale, Justin Timberlake ha rivelato di aver “dovuto affrontare alcuni problemi di salute”, perché gli era stata “diagnosticata la malattia di Lyme”. Il morbo è causato da un batterio (Borrelia burgdorferi) che infetta le zecche e, tramite la puntura di quest’ultime, viene trasmessa agli esseri umani e agli animali, causando febbre, mal di testa, affaticamento e, se non diagnosticata e trattata in tempo, può diffondersi alle articolazioni, al cuore e al sistema nervoso.
L’annuncio dell’artista è arrivato tramite un oramai consueto post su Instagram: “Mentre questi due anni incredibili giungono al termine e guardo al futuro, ho sentito il bisogno di scrivere qualcosa che venisse dal cuore. Non è facile cercare di contestualizzare il turbine che è stato andare in tour, ma ci proverò”, ha scritto Timberlake nella didascalia degli ultimi scatti da lui pubblicati sulla piattaforma. Prima ha ringraziato i fan e chi, in questi intensi due anni, gli è stato accanto: “È stata l’esperienza più divertente, emozionante, gratificante, fisicamente impegnativa e, a tratti, estenuante. Faccio questo mestiere da oltre 30 anni (fa strano anche solo dirlo) e ho dato tutto me stesso. Non avrei mai potuto farlo senza la mia famiglia, i miei amici, i The TN Kids, e tutto il vostro supporto”, ha detto.
Poi, Timberlake, ha rivelato di aver scoperto l’insorgenza della malattia di Lyme poco prima dell’inizio del tour. La responsabilità era gigante: annullarlo, rimandandolo a data da destinarsi, oppure iniziare gli show con il rischio di non essere in perfetta forma causa patologia? La risposta già la conosciamo, con l’artista che ha deciso di esibirsi negli ultimi due anni. “Come molti di voi sanno, sono una persona riservata. Ma mentre rifletto su questo tour e sui festival, voglio raccontarvi un po’ cosa sta succedendo nella mia vita – ha proseguito la star statunitense -. Tra le altre cose, ho dovuto affrontare alcuni problemi di salute e mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme”.
Timberlake, durante il tour, ha ricevuto non poche critiche, sia dai fan, che dai media. Ma la popstar fa sapere di non avere fatto l’annuncio dell’insorgenza della patologia adesso, a giochi fatti, “per suscitare compassione, ma per far luce su ciò che ho dovuto affrontare dietro le quinte. Se avete vissuto questa malattia o conoscete qualcuno che ne soffre, allora lo sapete: conviverci può essere debilitante, sia fisicamente che mentalmente”, ha chiarito il cantante. E ancora: “Quando ho ricevuto la diagnosi, sono rimasto scioccato. Ma almeno ho capito perché mi capitava di essere sul palco con forti dolori ai nervi, una fatica estrema o un senso generale di malessere. Mi sono trovato davanti a una scelta personale: fermarmi, oppure continuare e trovare un modo per farcela. Ho deciso che la gioia che mi dà esibirmi supera di gran lunga lo stress che il mio corpo stava provando”, ha aggiunto l’artista che, nonostante le sue esibizioni abbiano riscontrato consensi contrastanti, si considera ugualmente “felice di aver continuato” i concerti. Perché “non solo ho dimostrato a me stesso la mia forza mentale, ma ora ho anche tantissimi ricordi speciali con voi che non dimenticherò mai. Ero riluttante a parlarne perché sono cresciuto con l’idea che certe cose si tengano per sé. Ma sto cercando di essere più trasparente riguardo alle mie difficoltà, affinché non vengano fraintese. Condivido tutto questo con la speranza che possiamo essere più connessi. E per fare la mia parte nel sostenere chi sta affrontando questa malattia”, ha concluso Timberlake.
Sullo sfondo di questa dichiarazione ci sono le tante critiche rivolte alla popstar dal pubblico e dalla stampa estera. La patologia di Lyme avrà (sicuramente) condizionato e non poco le performance del tour “Forget Tomorrow” di Timberlake che, già nel mese di febbraio, si era trovato costretto ad annullare il suo ultimo spettacolo in Ohio, a causa di un malessere. Nulla di male, ovviamente. Se non fosse che la cancellazione dello show era arrivata solamente dodici minuti prima dell’inizio previsto dello spettacolo. I presenti, neanche a dirlo, non l’avevano presa con filosofia: “Annullare perché si è malati è comprensibile al 100%. Annullare 10 minuti prima dell’apertura delle porte è inaccettabile”, aveva detto un fan.
Ad essere pesantemente criticate erano state le recenti esibizioni di Timberlake in Romania ed a Dublino. Nelle clip, virali sui social, si vede l’artista canticchiare poche parole delle sue più grandi hit, con l’intento di lasciare spazio e voce al calore del pubblico. Una scelta (voluta o dettata da una condizione fisica precoce?) che ha fatto felice pochi. “Il concerto avrebbe potuto essere un’e-mail”, aveva commentato un’utente. “Perché non sta cantando?”, si è, giustamente, chiesta un’altra. C’è anche chi aveva rimproverato Timberlake di essersi prestato ad uno scadente “karaoke” del pubblico, al posto di mettere in risalto le proprie qualità vocali. Non poteva mancare – sempre nei commenti su TikTok – chi ha chiesto a spada tratta il rimborso delle “centinaia di sterline” spese per assistere allo show.
C’è da dire che non tutte le esibizioni di Timberlake sono state un flop, anzi. Agli I-Days Milano Coca-Cola (Milano), sia ai fan che agli addetti ai lavori, la performance del cantante non era affatto dispiaciuta. Il caso di Timberlake si aggiunge alla già lunga lista di personalità americane che hanno contratto l’infezione batterica come Avril Lavigne, Ben Stiller, Bella Hadid, Kelly Osbourne, Amy Schumer e Justin Bieber (per citare i più famosi).
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