Metropolitana, prolungamenti a rischio stop: ora Tursi valuta il subentro di un’altra impresa

  • Postato il 16 settembre 2025
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cantiere metropolitana certosa canepari

Genova. Il Comune di Genova valuta il subentro di un’altra impresa per evitare lo stop dei lavori di prolungamento della metropolitana dopo aver rescisso il contratto con l’azienda Metrogenova Scarl. Lo ha spiegato oggi l’assessore alle Infrastrutture Massimo Ferrante in risposta a un’interrogazione presentata da Alessio Bevilacqua (Lega) per conoscere le tempistiche per la ripresa dei lavori.

A inizio agosto la giunta Salis ha interrotto il rapporto col raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Research (mandante) e Conpat (mandataria) con Manelli come azienda esecutrice. Il motivo? Gravi ritardi nell’avanzamento dei lavori (almeno due anni in più sulla tabella di marcia) e diverse inadempienze contestate da Tursi nella gestione dei lavori. Allo stesso tempo, però, risulta da fonti sindacali che l’azienda abbia lamentato violazioni degli accordi da parte di Tursi. Per ora da Manelli non arrivano commenti, se non che “sono in corso interlocuzioni”.

“Ci sono riunioni in corso, perché l’appalto l’ha vinto un consorzio e non un’impresa, al fine di esplorare la possibilità di un accordo di risoluzione consensuale vantaggioso per il Comune, così da evitare futuri contenziosi che rallenterebbero il successivo iter di implementazione dell’opera – ha detto Ferrante -. È in discussione anche il possibile subentro nell’appalto di una diversa impresa esecutrice appartenente ai consorzi aggiudicatari che sarà accettata dal Comune solo a fronte di idonee garanzie di risultato per l’ente”.

La seconda strada è quella di tentare l’affidamento alle imprese che non hanno vinto l’appalto. “Concluso il contratto in essere, il Comune procederà allo scorrimento a graduatoria di gara interpellando il secondo classificato e in caso di risposta negativa al terzo classificato – ha proseguito Ferrante -. In caso interpello, l’affidamento all’operatore economico subentrante avviene alle medesime condizioni già proposte dall’originario aggiudicatario in sede di offerta, pertanto non comporterebbe incrementi nel quadro economico”.

La seconda e la terza classificata sono rispettivamente De Sanctis Costruzioni (Roma) e Giuggia Costruzioni (Cuneo). E se la procedura non dovesse avere esito? A quel punto sarà necessario procedere con nuovi bandi con relativo allungamento dei tempi: “Verranno pubblicate due nuove gare in parallelo, una per il completamento dei lavori sulla tratta Brin-Canepari, sulla base del progetto esecutivo già sviluppato dall’appaltatore uscente, un’altra per l’aggiornamento progetto esecutivo della tratta Brignole-Martinez al fine di recepire il nuovo layout compatibile con le aree ferroviarie disponibili e il completamento dei relativi lavori”.

Ferrante ha ricordato quali sono i ritardi su entrambi i fronti, Certosa e San Fruttuoso: “L’avanzamento dei lavori sulla prima tratta è pari al 50%, la produzione nell’ultimo anno è limitata al 5% con un ritardo stimato per il completamento dell’opera di circa due anni. L’avanzamento dei lavori sulla tratta Brignole-Martinez è pari al 10% e i lavori sono fermi. L’assenza di produzione e cooperazione da parte dell’impresa ha comportato sostanziale sospensione del lavoro, unilateralmente motivata per svariati inadempimenti in capo all’appaltatore rispetto alle modalità di conduzione dell’appalto pattuito”.

Autore
Genova24

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