Membro del Garante della Privacy nella sede Fdi prima della multa a Report, il comunicato dell’authority non smentisce
- Postato il 26 ottobre 2025
- Media
- Di Il Fatto Quotidiano
- 15 Visualizzazioni
.png) 
                                                                            Il Garante per la privacy non smentisce che un suo componente ha fatto visita alla sede di Fratelli d’Italia, poche ore prima di votare a favore della maximulta a Report. Ma sostiene che comunque quella sanzione è stata elevata con la “piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti”. È questo il contenuto del breve comunicato diffuso dall’authority guidata da Pasquale Stanzione per replicare alla notizia del Fatto Quotidiano. Mercoledì sera, infatti, Agostino Ghiglia, uno dei quattro componenti del Collegio, è stato avvistato in via della Scrofa, davanti alla sede del partito di Giorgia Meloni, come si vede dalle immagini pubblicate dal nostro giornale e che saranno mostrate stasera durante la trasmissione su Rai 3 . Dodici ore dopo Ghiglia voterà a favore della multa da 150mila euro contro Report per aver diffuso l’audio Boccia-Sangiuliano, già pubblicato dai giornali, deferiti al Garante ma mai sanzionati. Appena tre giorni prima, tra l’altro, il conduttore della trasmissione, Sigfrido Ranucci, era stato vittima di un attentato davanti casa.
L’authority non smentisce la notizia, confermando implicitamente che effettivamente l’uomo immortalato davanti alla sede di Fdi è Ghiglia. Ma non spiega cosa sia andato a fare negli uffici del partito di Meloni a poche ore da un voto tanto importante. E conferma che effettivamente quello di Ghiglia è stato un voto decisivo per comminare la maxi sanzione a Report. Nonostante tutto, però, il Garante sostiene che ciò non basta a mettere in dubbio “la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti”. La nota, infatti, spiega: “Ogni procedimento è istruito dagli uffici, che in esito a tale istruttoria predispongono uno schema di provvedimento a cui fa seguito, da parte del componente relatore, la presentazione della proposta al Collegio (art. 15 regolamento 1/2000). Tale proposta può, pertanto, essere deliberata, o meno, dal Collegio, il quale, dunque, può condividerne, o meno, il contenuto. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei votanti e, ai sensi dell’art. 153 del Codice Privacy, il voto del Presidente prevale in caso di parità”. L’iter seguito anche con la multa a Report: “Il Garante conferma, in tutti i suoi componenti, che nel caso della sanzione irrogata a Report la predetta procedura è stata pienamente rispettata: dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici”. E per deliberare è stato evidentemente molto importante il voto di Ghiglia. E se il caso ha provocato al reazione delle opposizioni, fino a questo momento si registra il silenzio assoluto dei politici coinvolti, a partire da Arianna Meloni, sorella della premier e plenipotenziaria del partito che mercoledì ha incontrato il componente del Garante della Privacy.
L'articolo Membro del Garante della Privacy nella sede Fdi prima della multa a Report, il comunicato dell’authority non smentisce proviene da Il Fatto Quotidiano.
 
                         
                    