“Meghan voleva mettere in ombra anche la regina Elisabetta, puntava a essere lei il centro della Famiglia Reale. Generava il panico a Buckingham Palace”

  • Postato il 21 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Meghan ed Harry hanno lasciato la corona britannica cinque anni fa, ma se a palazzo qualcuno ancora rimpiange la simpatia scanzonata del principe, nessuno sente la mancanza della moglie. A freddo si ragiona meglio ed il quadro degli errori e delle ambizioni della ex attrice si fa sempre più chiaro.
Uno dei più grandi esperti di famiglia reale, l’autore Tom Quinn, recentemente ha sottolineato come la presenza di Meghan a palazzo generasse “il panico”.
Era una mina vagante, le cui reazioni ed ambizioni erano fuori controllo, mentre il suo obiettivo era sempre più chiaro: “Fare luce su se stessa mettendo in ombra tutti gli altri, compresa la regina Elisabetta II”.

Peccato che una storia millenaria abbia permesso alla monarchia di sopravvivere grazie a codici e protocolli rigidi e consolidati e non poteva certo essere un’attrice americana a cambiare le regole del gioco. Ma, “lei voleva fare le cose a modo suo” ricorda Quinn citando le opinioni più diffuse tra lo staff di palazzo.
Il che, continua il ragionamento, “andrebbe anche bene se tu non fossi il membro di una istituzione altamente controllata, che non permetterebbe a nessuno di mettere in ombra la principessa Anna, l’allora principe Carlo e Elisabetta, la regina; lei e solo lei doveva essere il centro di tutto quello che si muoveva intorno alla famiglia reale – ha aggiunto l’autore spiegando che Meghan non avrebbe mai capito che per questo – doveva fare anche ciò che non voleva fare”. Da qui la sua pericolosa tendenza ad andare fuori dal copione che lo staff della comunicazione aveva redatto per lei, diventando imprevedibile ed incontenibile ad ogni uscita pubblica. “Meghan non accettava l’idea che quando entri nella famiglia reale non fai più ciò che ti piace ma ciò che ti viene detto di fare, perchè in un certo modo diventi una persona al suo servizio”.

Un esempio della sua ribellione nei confronti delle regole arrivò presto, durante il Royal Tour che la spedì insieme ad Harry in Sudafrica; era il 2019. Intervistata dal canale britannico ITV, “candidamente”, ricorda oggi il Daily Mail, Meghan parlò apertamente delle sue difficoltà nel gestire l’esame che la stampa faceva su di lei, su ogni suo passo da “neofita”. Spingendosi addirittura oltre, alla fine dell’intervista ringraziò il giornalista per averle chiesto come stava, spiegando che in pochi “le chiedevano se fosse ok” e confermando che questo era faticoso per lei. Prima di allora, nessun membro della famiglia reale si sarebbe mai permesso di condividere un giudizio così personale e critico verso “un metodo consolidato”. Ecco come, un viaggio di quelli organizzati per promuovere l’immagine della corona, nell’esercizio del suo potere fuori dai confini britannici, si trasformò immediatamente in un totale disastro.

La macchina della Ditta aveva fallito e Meghan aveva mandato il suo messaggio forte e chiaro. Poi la storia racconta di come questa insubordinazione abbia spinto i Sussex a cercare autonomia e soprattutto soldi, in America e quale ingrediente migliore per ottenere questo obiettivo se non continuare sulla falsa riga di ciò che fino ad allora aveva pagato di più: prendere le distanze della casa reale, criticandola. La Megxit andava monetizzata e per farlo, la proposta di rimanere “reali a metà” non poteva funzionare. Da qui la lunga lista di avventure imprenditoriali, più o meno di successo e la continua necessità di stare sull’onda con un clamoroso rientro sui social media, (fino a quel momento tanto criticati) e la pubblicazioni di foto dei momenti privati della famiglia che fino ad allora era stata protetta denunciando l’invadenza dei media.

A conti fatti, Meghan non sarebbe stata nè la prima nè l’ultima “royal” ad avere difficoltà con le regole della corona, prima di lei la sorella di Elisabetta II, Margaret, soffrì il suo ruolo di “seconda” ed i limiti imposti anche alla sua vita privata, così come fu per la ribellione di Diana, che poi, alla fine, soffriva per amore.
Ma la corona è sopravvissuta a tutte queste pulsioni e non poteva certo essere una ex attrice americana a fare saltare il banco.

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Il Fatto Quotidiano

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