Medio Oriente, la Juve alla Casa Bianca nelle ore decisive della crisi: i giocatori ascoltano l’ultimatum di Trump all’Iran
- Postato il 18 giugno 2025
- Sport
- Di Il Fatto Quotidiano
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Mentre il mondo attende con ansia le sue decisioni sulla crisi tra Israele e Iran, Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca la Juventus. Una rappresentanza della società ha incontrato il presidente Usa nello Studio Ovale a poche ore dall’esordio al Mondiale per club a Washington, in cui la squadra incontrerà gli emiratini dell’Al-Ain. I bianconeri hanno assistito al decisivo incontro con i media in cui il presidente Usa ha detto di non aver ancora deciso se intervenire militarmente contro l’Iran. Oltre che dal proprietario John Elkann, la delegazione era composta dall’allenatore Igor Tudor, dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, dal general manager Damien Comolli, dal direttore delle strategie Giorgio Chiellini e dai giocatori Weston McKennie, Timothy Weah, Manuel Locatelli, Federico Gatti, Teun Koopmeiners e Dušan Vlahović. Presente anche il presidente della Fifa Gianni Infantino.
L’evento con la Juventus non era nel programma ufficiale della Casa Bianca e i giornalisti al seguito di Trump sono stati convocati all’ultimo momento per partecipare. Il presidente ha interagito con i rappresentanti del club, schierati alle sue spalle, in vari siparietti di fronte ai cronisti. Prima ha presentato John Elkann: “Lo conoscete tutti, ha fatto un lavoro incredibile per l’industria automobilistica”. Poi ha tentato di coinvolgere gli ospiti nella sua crociata contro gli uomini negli sport femminli: “Voi fareste giocare delle donne nella vostra squadra?”, ha chiesto. Dopo qualche momento di imbarazzo, gli è stato risposto che la Juve ha una squadra femminile: “Certo, e immagino non le fareste giocare insieme a voi! Vabbè, vedo che siete diplomatici”, si è arreso.
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