Media Valbisagno, Passadore: “Per i municipi più risorse umane”. E sui cantieri: “Li han tenuti fermi, rischiamo un’estate complicata”
- Postato il 5 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Non fate caso al disordine”. Con queste parole Lorenzo Passadore, neo presidente del Muncipio IV Media Valbisagno – che ha superato con il 52,7% il suo avversario, il presidente uscente Maurizio Uremassi, fermatosi a quota 43.3% – ci accoglie nell’ufficio di piazza Boero, diventato, a pochi giorni dal responso delle urne, un vero e proprio cantiere: sul tavolo i fascicoli da ordinare, insieme alle priorità e le prime urgenze di un territorio che in qualche modo è stato ago della bilancia nell’ultima tornata elettorale.
“Le prima cosa che ho fatto è quella di programmare una serie di incontri cruciali per la prossima settimana – esordisce – Mi vedrò con le direzioni principali del Comune che hanno un impatto concreto sul nostro municipio: regolazione mobilità, infrastrutture strategiche e idrauliche, strade e verde pubblico. Inoltre, incontrerò i vertici di Aster (verde, manutenzioni, strade e marciapiedi), AMIU e AMT. È fondamentale avere un quadro chiaro e coordinato”.
E a proposito di cantieri, la domanda è ovvia: cosa succederà in questo territorio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi? “Ci sono cantieri che sono stati “tenuti fermi” in attesa delle elezioni e ora scalpitano per riaprire. Già dalla prossima settimana, o comunque verso metà-fine giugno, avremo un paio di cantieri, alcuni notturni, altri diurni, che impatteranno sulla viabilità. L’estate si prospetta intensa, perché il procrastinare di sei mesi ha concentrato molte opere. Si tratta principalmente di spostamenti di sottoutenze legati alla realizzazione o prosecuzione dei quattro assi di forza. Su questo progetto, scenderò nello specifico con AMT e i responsabili, perché dove si potranno apportare modifiche per ridurre l’impatto sulla viabilità, lo valuteremo. Non possiamo permetterci di sottovalutare la situazione. Mi arrabbia molto il fatto che non siano stati aperti prima delle elezioni, perché è mancato un rispetto istituzionale. Non credo sia una responsabilità di chi mi ha preceduto, ma piuttosto una decisione di Tursi. Ora però i cantieri arriveranno tutti insieme”.

In particolare, spiega, sono arrivo cantieri che potrebbero impattare parecchio sulla vivibilità dei quartieri: via Bobbio e via Piacenza su tutti: “Via Bobbio è un nodo fondamentale, con l’uscita di Genova Est, il flusso di traffico da tutta la Val Bisagno e una corsia riservata agli autobus. Si rischia di danneggiare un intero sistema. Questo cantiere arriverà in estate, si parla di fine giugno, ma potrebbe estendersi ad agosto. L’ideale sarebbe procedere da metà luglio a fine agosto. Io sarò pienamente operativo qui anche ad agosto per monitorare da vicino i disagi che inevitabilmente si ripercuoteranno. Ci saranno anche modifiche sul cantiere del Veilino a Staglieno, con opere aggiuntive non previste che impatteranno su via Piacenza. Credo che una condivisione preventiva più estesa con i cittadini avrebbe permesso di lavorare meglio sulla comunicazione e trovare soluzioni attenuative. I cittadini capiscono che le opere vanno fatte, ma se glielo si dice per tempo, si organizzano e possono anche avanzare richieste legittime, garantendo una maggiore vivibilità”.
Sul tavolo poi resta la questione aperta della viabilità. Silvia Salis ha da sempre bocciato il progetto dello Skymetro così come presentato dalla giunta di centrodestra, spiegando però che si adopererà per non perdere il cospicuo finanziamento previsto per l’opera. Ma ora servono le alternative: “Sono d’accordo con Silvia Salis sulla volontà di non perdere il finanziamento, ma anche sull’individuazione di una progettazione alternativa – aggiunge Passadore – Se ci fosse stato un dialogo meno arrogante e più orientato all’ascolto prima, avremmo impiegato lo stesso tempo e oggi avremmo un progetto, seppur modificabile, con una maggiore ricezione e sostegno da parte della valle. È fondamentale che il nuovo progetto arrivi fino a Prato, anzi, che parta da Prato e arrivi in centro. Chiederemo che venga esteso il ragionamento su tutta la città, perché la città finisce al Ponte della Prato. Prato è imprescindibile, così come lo è stato per i quattro assi di forza. Inoltre, un progetto del genere potrebbe avere anche un valore di rigenerazione urbana”.
E poi la questione del dissesto idrogeologico. Come intende affrontare le criticità in vista dell’autunno? “È da adesso che si inizia a lavorare per la prevenzione. Le segnalazioni indicano fiumi pieni di legna e rami. La pulizia dei rii è una gestione ordinaria, Aster ha una programmazione funzionale alla prevenzione. Ci sono poi interventi più mirati, non annuali, come la pulizia di briglie e cunette. Il tema più importante, e purtroppo devo ammettere che è mancato, è dare seguito alla progettazione iniziata dopo le tragedie del 2014. I lavori idraulici sono complessi e onerosissimi, ma se si avvia una progettazione e la si finanzia, si può procedere per lotti. Se si interrompe una progettazione per questioni di bilancio, si blocca tutto il processo. Bisogna ripartire da qui, da una progettazione estesa e ampia su tutto il territorio”.
E se oggi dovesse bussare alla porte della sindaca, cosa chiederebbe subito per la Media Valbisagno? “Chiederei tre cose, in quest’ordine: risorse umane, risorse tecniche e poi risorse economiche. Prima di tutto, personale motivato e qualificato che possa conoscere i municipi, per preparare il terreno alla riforma dei municipi. Avere una riforma senza il personale per attuarla sarebbe un enorme problema. Poi, risorse tecniche, ovvero mezzi che funzionino, pezzi di ricambio, tutto ciò che serve ai nostri operai, istruttori, agenti di polizia locale. Solo quando avremo persone motivate e mezzi per lavorare, allora potremo chiedere le risorse economiche. Con una squadra ben attrezzata e uffici efficienti, le risorse economiche daranno risultati concreti: progetti, manutenzioni, interventi. Altrimenti rischiamo di avere risorse economiche ingenti senza nessuno che le sappia utilizzare. È un approccio di buon senso che spero di portare avanti con forza.”