McLaren da record, in F1 è iniziata una nuova era: numeri impressionanti

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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In questa stagione la McLaren ha fatto molto più che bene: ha dominato. Oscar Piastri e Lando Norris sono la coppia che, gara dopo gara, ha messo in atto una cavalcata trionfale che sta riscrivendo le gerarchie nel Mondiale F1. L’australiano guida la classifica piloti con 324 punti, il britannico è subito dietro con 299. Red Bull, con Verstappen, è terza con 255 punti. Il team di Woking nel costruttori ha accumulato fin qui un vantaggio enorme sulle inseguitrici.

La quota punti conquistata da Piastri e Norris è imponente, con una costanza fin qui eccezionale. Spesso entrambi hanno raggiunto il podio, alternativamente, quasi in ogni round del mondiale 2025. Una sequenza che ricorda l’inizio dell’era RB.

Il parallelo

Pensando alla Red Bull dei primi anni 2010, quella di Webber-Vettel e poi di Vettel-Verstappen, emergono vari elementi comuni. Come allora, McLaren sembra aver trovato non solo una vettura veloce, ma stabile e affidabile. Pochi errori, poche uscite di pista, poche rotture. Questo permette di portare a casa punti anche quando non si vince.

Norris e Piastri sono entrambi giovani, talentuosi, ambiziosi. Il confronto interno è serrato ma sembra motivare, non dividere. Situazione molto simile al binomio Vettel-Webber poi Vettel-Verstappen nella Red Bull, stile aggressivo, ma anche di squadra, che non lascia scuse. Inoltre, il team britannico sta sfruttando al meglio i regolamenti, proprio come faceva la RB del tedesco.

Strategie coraggiose e gestione gomme

McLaren nel 2025 ha spesso fatto la differenza non solo per la pura velocità, ma per come ha gestito le strategie durante la gara: pit-stop ottimizzati, scelte di gomma intelligenti e adattamento alle condizioni meteo. È anche ciò che fece Red Bull allora, non solo dominare, ma minimizzare gli errori.

Piastri, seppure alla prima vera lotta per il titolo, mostra un sangue freddo da campione navigato. Norris, dal canto suo, è sempre lì a spingere, senza sfigurare quando deve fare da secondo ma restando sempre competitivo. Questa dualità crea una pressione continua sugli altri, Verstappen incluso.

Le differenze che fanno la differenza

Naturalmente il confronto non è perfetto, ci sono anche elementi che distinguono la McLaren 2025 dalla Red Bull 2010. La concorrenza è differente, oggi ci sono più squadre vicine, più variabili come sprint, mescole nuove, condizioni meteo improvvise. Red Bull negli anni passati aveva libertà tecnica maggiore su certi sviluppi aerodinamici, mentre la F1 moderna ha limitazioni e regolamenti più stringenti.

Verstappen resta un avversario formidabile, non è più il giovane arrivato, ma un campione collaudato, capace di ribaltare gare, con Red Bull che continua a introdurre evoluzioni.

McLaren può reggere il confronto

Con questi presupposti, perché credere che McLaren possa non solo eguagliare quel dominio Red Bull di un decennio fa, ma addirittura superarlo? Le premesse ci sono, vettura competitiva su quasi tutti i circuiti, doppia risorsa con due piloti che possono vincere qualsiasi gara in ogni momento, squadra tecnica forte, risorse giuste.

Se McLaren continuerà a evitare errori grossolani in qualifica, strategia e gestione gomme, potrà gestire più vittorie, maggiore pressione su chi ha dominato finora. Il morale conta e tanto, vincere quando non sei il favorito, conquistare vittorie in piste difficili, resistere al ritorno di Verstappen nelle gare recenti, tutto questo accumula fiducia e costringe gli avversari a rivedere la propria preparazione.

Verstappen

Nessun paragone può escludere Max Verstappen. Anche se è dietro i due McLaren, resta una minaccia costante. Le sue recenti vittorie dimostrano che Red Bull non è morta, sta solo recuperando terreno. Se l’olandese troverà ritmo in campi dove McLaren crede di avere un vantaggio come qualifiche, gestione dei long run e condizioni variabili, la lotta rimarrà aperta fino all’ultima gara di questo 2025. Il 4 volte campione del mondo resta l’avversario numero uno, ha già dimostrato in passato di saper ribaltare stagioni che sembravano compromesse.

McLaren non ha preso il 95% dei punti, ma qualcosa di vicino. Per quanto riguarda il campionato Piloti, i 2 di Woking occupano le prime 2 posizioni con ampio margine su Verstappen. Nella Costruttori invece la squadra è ormai l’ago della bilancia che definisce la corsa al titolo.

L’era McLaren

Se guardiamo al dominio passato della Red Bull, alle sue stagioni in cui era leader incontrastato, la stagione 2025 di McLaren ne ricorda molto l’essenza: velocità, costanza, leadership tecnica e padronanza della gara.

Se la stagione dovesse concludersi con Norris o Piastri sul trono, quel titolo non sarà solo loro, sarà la conferma che McLaren non è più solo nostalgia o promessa, ma realtà concreta. E quel parallelo con la Red Bull che dominava tutto non sarà più solo evocativo, ma parte integrante della storia contemporanea della F1.

La sfida

Il dominio McLaren non è solo una questione di punti o vittorie. È un segnale che la F1 sta entrando in una nuova fase tecnica e sportiva. Dopo anni in cui la Red Bull sembrava avere il monopolio delle performance, la squadra di Woking ha saputo interpretare meglio di chiunque altro il nuovo equilibrio regolamentare, trasformando le limitazioni in opportunità.

Questo ha un effetto domino. Ferrari è costretta a rincorrere, Mercedes deve reinventarsi, Red Bull non può più permettersi cali di concentrazione. La F1 vive così un momento di rara incertezza, che aumenta lo spettacolo e l’interesse globale, aprendo scenari imprevedibili per il resto della stagione e per qualla che verrà.

Un’eredità che può segnare un decennio

C’è poi il tema della prospettiva. Se McLaren Racing F1 riuscirà a confermarsi anche nel 2026, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici e motoristici, potremmo trovarci all’inizio di un ciclo paragonabile non solo a quello di Red Bull o Mercedes, ma addirittura a quello della Scuderia Ferrari dei primi anni 2000.

Norris e Piastri, ancora giovanissimi, hanno davanti potenzialmente un decennio di dominio condiviso, se il team saprà accompagnarli con una crescita continua e costante. In altre parole, McLaren non sta solo vincendo un altro mondiale: sta preparando le basi per ridefinire gli equilibri futuri della F1.

Una cosa però è già chiara: la F1 non è più la stessa, e sotto il cielo papaya di Norris e Piastri si scrive una pagina che profuma di futuro e di leggenda del motorsport.

Autore
Virgilio.it

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