Mattarella ascolta, Baglioni canta. Il concerto di Natale in Senato
- Postato il 22 dicembre 2025
- Di Il Foglio
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Mattarella ascolta, Baglioni canta. Il concerto di Natale in Senato
Palazzo Madama ieri ha messo da parte voti e discussioni e si è trasformato in un piccolo teatro natalizio. Protagonista indiscusso Claudio Baglioni, accompagnato dall’orchestra e dal coro del Teatro San Carlo di Napoli, che ha scelto di non proporre i classici canti natalizi, ma tre dei suoi pezzi più celebri: Strada facendo, Avrai e La vita è adesso. Canzoni che hanno fatto canticchiare dai banchi anche i parlamentari, alcuni più convinti di altri, ma con entusiasmo comunque contagioso.
Tra gli spettatori, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da un lungo applauso, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Nota curiosa: niente presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per il governo erano presenti il ministro della Cultura Alessandro Giuli e i sottosegretari Claudio Durigon e Giuseppina Castiello, mentre l’Aula ospitava anche parlamentari di tutti gli schieramenti, dai più affezionati a FdI ai rappresentanti di Pd, Italia Viva e Azione.
La serata ha avuto i suoi momenti di leggerezza: La Russa ha escluso dal repertorio Questo piccola grande amore, ma dal pubblico si è comunque sentito il coro silenzioso di chi la conosce a memoria. Nel suo breve discorso, il presidente del Senato ha ricordato l’importanza della pace, dedicando un pensiero ai malati, ai carcerati, alle vittime del lavoro e alle forze dell’ordine, e senza dimenticare le famiglie, definite “eroi del quotidiano”.
Momento clou: la consegna della Martinella, la campanella simbolo del Senato, che Baglioni ha ricevuto tra applausi e qualche risata. Nelle ore successive, il salone Garibaldi si è animato tra buffet, brindisi e selfie di fan della prima ora, mentre il cantautore romano si è concesso senza problemi alle foto di rito. La Russa, soddisfatto, ha già anticipato i nomi per il prossimo anno: Zucchero in pole position, Celentano considerato irraggiungibile, ma nel Senato di Natale, come in tutte le buone storie, non si può mai dire.
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