Marco Fregonese, Presidente dell’Atletica Run Finale Ligure e Consigliere Regionale della FIDAL fa il punto sull’atletica leggera, disciplina base dello sport

  • Postato il 13 marzo 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Marco Fregonese, Presidente dell’Atletica Run Finale Ligure e Consigliere Regionale della FIDAL fa il punto sull’atletica leggera, disciplina base dello sport

L’atletica è una disciplina molto antica e di grande rilevanza nell’attitudine sportiva. Marco Fregonese, Presidente dell’A.S.D. Atletica Run Finale Ligure, Settore della Polisportiva del Finale A.S.D., ci racconta il presente e gli obiettivi futuri dell’atletica leggera sul nostro territorio, e il Torneo delle Regioni svoltosi a Finale Ligure domenica 9 marzo.

Ex atleta di alto livello e esperto dirigente con ruoli importanti nelle istituzioni sportive, sei una figura iconica del mondo sportivo finalese; cosa significa per te l’atletica leggera?

“L’atletica conta tantissimo per me. Io sono stato un atleta, dirigente e presidente di società, nel mondo dell’atletica. Ho occupato per anni il ruolo nel Consiglio Direttivo come Consigliere Provinciale della FIDAL, la Federazione Italiana Atletica Leggera. Dopodiché per due mandati sono stato Presidente Provinciale della FIDAL per la provincia di Savona, fino a quando è scaduto il termine. Attualmente sono nel Consiglio Direttivo della Federazione Italiana di Atletica Leggera Ligure come Consigliere”.

In questo ruolo, che obiettivo senti di avere?

“L’obiettivo principale che mi do è quello di lavorare per rendere l’atletica sempre più attrattiva per le nuove leve. Spero vivamente che i giovani si appassionino a questa disciplina che può offrire diversi sbocchi per il futuro, oltre che nella disciplina stessa, come atleta di livello e poi tecnico o dirigente, o anche un domani ad esempio per chi vuole intraprendere un percorso nelle forze armate. Per giungere a questo obiettivo bisogna avere dei valori e portare dei risultati. Però il percorso deve iniziare già dalle scuole, altrimenti non si riesce. A tal proposito sembrerebbe che il CONI abbia la voglia e la volontà di far tornare nuovamente nelle scuole i giochi della gioventù.

Le scuole sono un bacino molto importante attraverso il quale potere e dovere invogliare i ragazzi a fare sport. Le società poi ovviamente ci dovranno mettere del loro visto che più persone si avranno e più si faranno meeting e gare. Attualmente facendo parte del Consiglio del direttivo FIDAL della Liguria, composto da quattro figure maschili, due femminili più il presidente, posso dire che la nostra nuova struttura guarda sicuramente verso i giovani e si sta facendo un bel lavoro in questo senso.”.

Quindi l’atletica secondo te è una disciplina formativa anche della persona, con porte aperte in tutte le discipline a 360 gradi nello sport?

“Si, anche perché l’atletica leggera è la base dello sport”.

Se ti dicessi la frase molto semplicistica: “In atletica è bravo chi è più veloce”, cosa risponderesti?

“Risponderei declinando la frase in modo da renderla più completa”. Ci dice Fregonese: “Nell’atletica bisogna impegnarsi e non tutti gli apparentemente veloci possono ambire al risultato. Di conseguenza è l’impegno stesso che ti porta a migliorare. Oltre che nella velocità, nel mezzofondo e anche nel fondo. È una disciplina che ti dà tantissimo, però bisogna impegnarsi altrettanto”.

Arrivando al nostro territorio. Gli allenamenti dell’Atletica Run Finale, di cui sei Presidente, si svolgono a Boissano. Perché?

“L’impianto sportivo di Boissano è nato anni fa con la costruzione della pista secondo i piani della Comunità montana Pollupice ed un progetto che coinvolgeva diversi comuni limitrofi ed è stata per tanti anni chiusa. Dopodiché tra gli anni 2015 e 2017, per poter diventare Città Europea dello Sport, Finale Ligure aveva bisogno di avere tra le strutture sportive anche una pista di atletica leggera. Nelle vicinanze l’unica era quella di Boissano. Il comune di Finale, quindi, insieme ad altri, ha contribuito, e sta contribuendo tuttora al funzionamento della pista”.

Quali altri progetti hai in mente?

“Sto spingendo molto a livello regionale con CONI e Federazione per avere anche una piccola struttura a Finale dove poter seguire almeno i ragazzi più giovani in modo che loro stessi e soprattutto le famiglie non debbano essere gravati dalle spese per portarli agli allenamenti muovendosi con le macchine, in autostrada e con maggiore impegno anche di tempo: è gravoso sulle famiglie e sui ragazzi stessi spendere tempo e soldi in trasporto”.

C’è in zona qualche atleta, importante che ricordi in modo particolare o che ha meritato particolare interesse?

“Sì, alcuni volti importanti dello sport italiano sono passati dalle nostre parti: ci sono delle figure qui nelle vicinanze che hanno partecipato ad Olimpiadi e Mondiali. Il primo a Boissano è stato Ezio Madonia, due volte olimpico e un paio di volte anche al mondiale. Ora sta allenando l’Ilaria Accame che era una nostra atleta nell’Atletica Run Finale Ligure, passata poi ad una società Toscana. Anche lei quest’anno è andata alle Olimpiadi.

E tu fino a che livello sei arrivato come atleta?

“Io? Non mi piace tanto parlare di me. Comunque ho corso a livello nazionale con parecchi risultati, soprattutto nelle discipline del fondo e del mezzo fondo”.

Puoi dirci cosa conta maggiormente per svolgere al meglio questa disciplina?

“Soprattutto la testa e poi ci vuole la dedizione allo sport. Bisogna dedicarsi tantissimo a quello che si riesce a fare oggi, per poter arrivare domani ad a fare certi risultati. E poi conta anche l’attenzione verso la scelta delle figure dei tecnici: nell’Atletica Run Finale Ligure abbiamo alcuni allenatori federali ben qualificati. Al giorno d’oggi soprattutto il CONI e tutte le federazioni seguono delle normative molto severe e se non sei un istruttore qualificato, che ha fatto dei corsi ed ha avuto una certa preparazione, non puoi assolutamente agire sugli atleti. Su questo bisogna stare molto attenti, ci vuole grande professionalità”.

A questo punto chiediamo a Fregonese: com’è andata la gara di marcia del Torneo delle Regioni di questa domenica, 9 marzo 2025?

“Comprendeva tutto il Nord Italia, compresa la selezione della Nazionale. C’è stata una forte adesione di atleti e credo che in tutta Italia credo ci siano state poche gare così partecipate e con questa importanza. Noi abbiamo ottenuto questo risultato al quarto anno, con prospettive in avanti di portare qui un livello ancora più alto. Guardando alla Francia, con la Costa Azzurra, possiamo aumentare il volume di partecipanti facendoli venire anche da queste zone e andando noi oltre confine a gareggiare come federazione. Il Torneo delle Regioni si è avvalso per essere organizzato del sostegno di alcuni partners e sponsor come l’Avis, la Polisportiva del Finale e una Banca. C’erano 170 partecipanti in marcia, un numero notevole e più o meno equivalente a quando in una gara di corsa si ottengono 600-700 iscrizioni, perché la marcia è una disciplina meno abbracciata rispetto a quella della corsa. Il percorso è stato sempre lo stesso, 500 metri omologati e misurati dalla Federazione, così come si fa anche nelle gare delle Olimpiadi. A seconda dell’età e del livello si facevano più giri: anche i ragazzini hanno fatto più o meno da 1 a 5 km di gara”.

Infine abbiamo chiesto: qual è il rapporto di Marco Fregonese con la Polisportiva del Finale?

“E’ un rapporto che nasce tanti anni fa ed è sempre stato buonissimo. Io sono per creare una situazione tale dove si deve assolutamente dare una mano a tutte le discipline sportive. A Finale abbiamo la Polisportiva che raccoglie tantissime discipline diverse. Dobbiamo darci una mano per promuovere lo sport a tutti i livelli, tutti insieme. Attualmente c’è una sinergia col Settore Baseball e Softball della Polisportiva, col quale in questo momento stiamo un po’ condividendo il Campo Viola di Finalborgo, per consentire almeno l’allenamento dei bambini più piccoli nella nostra città”.

Autore
Il Vostro Giornale

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