Manovra, la prima fonte di coperture sono i fondi del Pnrr. Poi i contributi dalle banche e “altre entrate”: su le sigarette
- Postato il 19 ottobre 2025
- Speciale Legge Di Bilancio
- Di Il Fatto Quotidiano
- 9 Visualizzazioni
La manovra per il 2026 è mignon. Con misure espansive per 18,7 miliardi, è la più piccola in rapporto al Pil dal 2014. L’altra particolarità è che – per la prima volta – la voce più rilevante sul lato delle coperture è la nuova rimodulazione di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza chiesta dall’Italia a inizio ottobre. Che, riducendo le uscite, nel 2026 permette di finanziare stando al Documento programmatico di bilancio oltre 5 miliardi di spesa senza formalmente aumentare il deficit. Da notare che la proposta di revisione, del valore complessivo di oltre 14 miliardi, è ancora al vaglio della Ue.
Seguono, con 4,4 miliardi attesi nel 2026 e 11 complessivi nel prossimo triennio, i contributi di banche e assicurazioni. In attesa del testo del ddl di Bilancio, stando alle anticipazioni si tratterà di un pacchetto di imposte e anticipi di liquidità. I negoziati con l’Abi sono ancora in corso, ma il menù dovrebbe comprendere un aumento dell’Irap del 2% dal 4,65 al 6,65%, nuove anticipazioni di liquidità attraverso il congelamento delle imposte differite e la possibilità di “scongelare” le riserve non disponibili accantonate lo scorso anno per evitare la tassa sugli extraprofitti pagando un balzello ridotto dal 40 al 27,5%. Quest’ultima fonte di entrate sarebbe a discrezione degli istituti stessi, che verrebbero però spinti a pagare dalla prospettiva che l’anno dopo la tassa torni a salire.
Buio fitto per ora sulle “altre entrate“, che ammontano a 3,5 miliardi nel 2026 per salire a 3,8 e 4,2 negli anni successivi. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa di venerdì scorso, ha anticipato che nel ddl ci saranno nuove misure anti evasione ed elusione: ha parlato di una stretta sui “fenomeni delle liquidazioni Iva omesse, di quelli che portano a beneficio i crediti senza peraltro fare le dichiarazioni”. Previsto anche l’accesso ai dati delle fatture elettroniche e la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di incrociarli con le dichiarazioni Iva. Poi sono in arrivo i soliti balzelli: tra il resto aumento del prezzo dei tabacchi e rincari del gasolio, perché, ha detto Giorgetti, “acceleriamo l’allineamento tra accise del gasolio e della benzina”.
Tornando alle minori uscite, con 2,3 miliardi compare la revisione della spesa, su cui il Mef sta ancora trattando con i ministeri. Secondo Repubblica “l’insofferenza è generalizzata” ed è “montata al punto che Meloni, in coda al Cdm dell’altro ieri, ha promesso ai ministri che aprirà un tavolo per rimodulare i tagli” evitando “una sforbiciata a tutti i fondi non spesi, su poste magari vincolate a progetti specifici che quindi sarebbero cassati, ma consentendo di distribuire il taglio su varie spese, entro i singoli budget”.
L'articolo Manovra, la prima fonte di coperture sono i fondi del Pnrr. Poi i contributi dalle banche e “altre entrate”: su le sigarette proviene da Il Fatto Quotidiano.