Man Ray: la retrospettiva al Met con il sostegno di Schiaparelli
- Postato il 9 settembre 2025
- Di Panorama
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Maison Schiaparelli annuncia il proprio sostegno a Man Ray: When Objects Dream, la grande retrospettiva che il Metropolitan Museum of Art di New York dedicherà dal 14 settembre 2025 al 1º febbraio 2026 all’universo creativo di Man Ray.
Per la prima volta, oltre 150 opere – dai celebri rayographs a dipinti, oggetti e film sperimentali – offriranno al pubblico un’immersione nello spirito ribelle e visionario dell’artista americano, figura chiave del Dada e del Surrealismo.
Un dialogo tra arte e moda
La scelta di Schiaparelli di sostenere questa mostra non è casuale. Il legame tra Elsa Schiaparelli e Man Ray affonda le sue radici nella stagione più vivace delle avanguardie del Novecento. I due si incontrarono a New York nel 1919 grazie a Gabrielle Buffet-Picabia, intellettuale e musa dadaista, per poi trovare a Parigi un terreno comune in cui far fiorire amicizia e collaborazione.
Entrambi condividevano l’idea che l’arte fosse gioco, metamorfosi, illusione. Per Man Ray, Schiaparelli divenne musa e interprete; per la couturière, l’artista fu un complice che seppe trasformare i suoi abiti e accessori in visioni surreali, sospese tra sogno e provocazione.
L’eredità di un’alleanza creativa
Dal dialogo tra moda e arte che Schiaparelli e Man Ray incarnarono nacque un linguaggio estetico destinato a influenzare le generazioni future. Nelle creazioni della Maison – ieri come oggi – si ritrovano quell’audacia, quell’ironia e quella libertà che furono la cifra distintiva del loro sodalizio.
Sostenere la mostra al Met significa dunque rinnovare un impegno: preservare e rilanciare lo spirito di Elsa Schiaparelli, alimentando un dialogo continuo con la cultura contemporanea.
Man Ray, outsider diventato icona
Nato in Pennsylvania nel 1890, Man Ray fu outsider a Parigi prima di diventarne simbolo. La sua capacità di attraversare confini – tra pittura e fotografia, tra oggetti e visioni – anticipò il modo in cui anche la moda si sarebbe liberata dai suoi limiti per trasformarsi in espressione artistica.
Proprio come Elsa Schiaparelli, Man Ray seppe muoversi tra mondi diversi con leggerezza e ironia, lasciando un’eredità che continua a ispirare.