“L’Ue dovrebbe essere abolita”: dopo Trump, anche Musk attacca l’Unione europea. Che “risponde” solo con un portavoce

  • Postato il 6 dicembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo Donald Trump, un altro attacco all’Europa arriva da Elon Musk. Dopo la nuova strategia di sicurezza nazionale Usa diffusa dalla Casa Bianca, oggi è il magnate sudafricano a sentenziare su X: “L’Ue dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli Paesi, in modo che i governi possano rappresentare meglio i propri cittadini”. Il motivo dell’ira di Musk è la multa comminata da Bruxelles nei confronti della sua piattaforma social. Ma il tema è ormai geopolitico: da Washington (ci si è messo pure JD Vance) sono arrivate pesanti picconate all’idea stessa di Unione Europea. Eppure nel Vecchio Continente nessuno ha replicato mettendoci la faccia. L’unica risposta – seppur ferma nelle dichiarazioni – è stata attribuita a un portavoce della Commissione, che ha parlato della strategia di sicurezza varata da Trump: “Quando si tratta di decisioni che riguardano l’Unione europea, queste vengono prese dall’Unione europea, per l’Unione europea, comprese quelle che riguardano la nostra autonomia normativa, la tutela della libertà di espressione e l’ordine internazionale fondato sulle regole“.

Troppo poco. Il segnale di Europa debole e divisa. Come se le frasi di Trump avessero scoperto le carte. L’unica dichiarazione di un leader è quella arrivata da Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, che sostanzialmente pare dare ragione alle critiche americane: “Gli Stati Uniti sono ancora il nostro più grande alleato. Certo, ci sono molte critiche, ma credo che alcune siano anche vere“. Nel frattempo anche l‘Italia ha preso posizione: “Trump ha semplicemente esplicitato che l’Ue gli serve poco o nulla“, ha spiegato senza giri di parole il ministro della Difesa Guido Crosetto, invitando a prendere atto che il ruolo dell’Europa non è più funzionale agli interessi di Washington. “Gli Usa hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario”, è il ragionamento di Crosetto. Mentre ieri la premier Giorgia Meloni aveva chiarito: “L’Europa deve capire che se vuole essere grande, deve essere capace di difendersi da sola, e non può dipendere dagli altri”.

Contro la postura del governo nei confronti dell’alleato americano si schiera il Partito democratico: “La ‘dottrina Trump’, emersa dalla strategia di sicurezza nazionale, rappresenta un attacco senza precedenti all’Europa. Oggi Musk esplicita il pensiero, dicendo che l’Ue va abolita e che la sovranità deve tornare agli Stati”, commenta Peppe Provenzano, responsabile esteri del Pd, segnalando che “una parte delle élite politiche europee sta dando ragione a Trump” e “nella prima linea trumpista, purtroppo, c’è il Governo italiano“. Nel Movimento 5 stelle interviene invece Stefano Patuanelli, che sottolinea la debolezza dell’Ue: “La risposta agli attacchi di Trump e Musk all’Unione Europea è stata affidata a ‘un portavoce della Commissione’. Il presidente degli Stati Uniti, l’uomo più potente del mondo, assieme all’uomo più ricco del mondo, sferrano un attacco senza precedenti all’Europa. Noi rispondiamo tramite ‘un portavoce’. A prescindere da tutto, se vogliamo davvero difendere il Continente forse qualcosa da cambiare c’è eccome“, sottolinea il capogruppo M5s al Senato.

La multa a X e la risposta del portavoce Ue a Trump

Dopo due anni di indagini, la Commissione europea ha deciso ieri di sanzionare la società del magnate Elon Musk per violazione degli obblighi di trasparenza previsti dal Digital Services Act (DSA). Si tratta della prima multa inferta da quando il nuovo regolamento sui servizi digitali è diventato applicabile per le grandi piattaforme, ovvero da fine agosto 2023. Un provvedimento contro X che si inserisce però nel contesto della doccia fredda arrivata da Washington. L’Amministrazione Trump ha definito una nuova “Strategia di sicurezza nazionale” che dipinge gli alleati europei come deboli e mira a riaffermare il predominio americano nell’Emisfero occidentale. Musk si sente autorizzato ad attaccare, invocando la fine dell’Ue. Poche ore dopo, da Bruxelles arriva la risposta di un portavoce alla nuova “dottrina Trump”.

“Quando si parla delle decisioni che riguardano l’Unione Europea, queste vengono prese dall’Unione Europea, per l’Unione Europea, comprese quelle relative alla nostra autonomia normativa, alla tutela della libertà di parola e all’ordine internazionale basato sulle regole”, dice il portavoce. “Accogliamo con favore la forte priorità attribuita dalla strategia alla fine della guerra della Russia contro l’Ucraina. L’Europa e gli Stati Uniti condividono la responsabilità di sostenere una pace giusta e duratura – esordisce il commento – E prendiamo inoltre atto dell’attenzione che la strategia dedica agli sviluppi nell’emisfero occidentale, fondamentali per la sicurezza degli stessi Stati Uniti”. Quindi il portavoce Ue sostiene che i 27 “sono pienamente d’accordo sul fatto che ‘l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Unitì e che ‘il commercio transatlantico rimane uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana’: per molto tempo l’Europa ha fatto affidamento sugli Stati Uniti in materia di difesa“.

“Negli ultimi anni stiamo intensificando i nostri sforzi e continueremo a farlo – assicura il portavoce Ue – Stiamo rafforzando le nostre capacità di difesa e consolidando la nostra base industriale nel settore della difesa. L’Europa sta aumentando massicciamente gli investimenti nella difesa sia per migliorare la nostra sicurezza sia per continuare a dare un contributo decisivo all’Alleanza, insieme a uno sforzo concertato per potenziare l’industria della difesa al fine di produrre capacità critiche. Per questo motivo la Commissione ha creato le condizioni per un pacchetto di investimenti aggiuntivo di 800 miliardi di euro nel marzo 2025″. E ancora, “il commercio e gli investimenti transatlantici rimangono una risorsa importante sia per l’economia europea che per quella statunitense: continueremo a impegnarci in modo costruttivo, garantendo al contempo la competitività dell’Europa”. “Il partenariato transatlantico è unico e, come sempre, gli alleati sono più forti insieme”, conclude il portavoce, chiarendo infine che “le decisioni sull’Ue e per l’Ue le prende l’Unione”.

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