Lucca strappa il rigore a Thauvin, segna ma viene sostituito: il caso in Udinese-Lecce
- Postato il 22 febbraio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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C’è una foto che più di tutte risulta emblematica della serata passata venerdì dall’Udinese: è a fine partita, allo stadio Via del Mare di Lecce, dopo la vittoria per 1-0 che ha regalato tre punti importanti per la classifica. La squadra esulta, ma proprio in mezzo, sul fondo, con lo sguardo torvo, si vede Lorenzo Lucca. Che ha segnato su un rigore (definito “da arresto” da Giampaolo, allenatore avversario) la sua decima rete stagionale, ma che dopo quel rigore è stato sostituito. Motivo? “Non doveva batterlo lui”.
Accade tutto al 32’ del primo tempo, quando all’Udinese viene dato quello che sempre più spesso viene definito ‘rigorino’: un contatto che probabilmente qualche anno fa non sarebbe stato fischiato. Proteste da parte del Lecce, ma il capannello è tra i giocatori dell’Udinese: Lucca prende la palla e dice di voler battere il penalty. Non è il calciatore designato, il rigorista è Thauvin, che pure si mette vicino al dischetto. Intervengono Bijol e Solet, che muso a muso guardano Lucca e gli dicono di lasciare il pallone al compagno. L’attaccante guarda dritto davanti a sé, quasi non risponde, e si prepara a battere. Dopo circa 3’ di parapiglia, alla fine calcia proprio Lucca: bel rigore, gol. Un minuto dopo, prima che il Lecce fosse pronto a ripartire da centrocampo, il giocatore viene sostituito.
“Ha sbagliato”, dice senza mezzi termini Runjaic, allenatore dei bianconeri. “Non è lui il rigorista: abbiamo una gerarchia chiara, ma Lucca ha deciso di fare tutto in autonomia. Non mi è piaciuta la discussione, il gioco si è fermato a causa di questo: così ho deciso di toglierlo. Siamo felici per la vittoria, ma ho dovuto prendere provvedimenti: non è la prima volta nella storia del calcio che capitano episodi simili, ma ne dovremo parlare in settimana e non voglio ci siano ulteriori conseguenze. Non mi piace però che non si rispettino le regole”. E se l’allenatore ha voluto gettare acqua sul fuoco, la società sta valutando meglio che provvedimenti prendere: l’attaccante potrebbe essere multato, mentre non è per forza detto che la settimana prossima, contro il Parma, il giocatore parta dalla panchina.
Intanto, però, un primo chiarimento con il gruppo c’è stato: “Lucca è uno di noi e vuole sempre fare gol”, ha detto Bijol a fine gara. “Sappiamo che queste cose non devono succedere e ci scusiamo con i tifosi”. “Non vogliamo costruire un castello su quell’episodio”, ha concluso Lovric. Lucca, sui social, è rimasto in silenzio, ma non è nemmeno la prima volta che episodi del genere lo riguardano. Magari non in campo, ma anche nelle giovanili del Torino capitarono alcune situazioni che portarono poi le strade a dividersi.
“Abbiamo assistito a una cosa che non si vede nemmeno nelle scuole calcio”, ha detto Falcone, portiere del Lecce. Di certo, l’episodio è stato singolare ma la cosa curiosa è che in questa Serie A sia già capitato qualcosa di simile. Durante Fiorentina-Milan, Abraham si impone su Pulisic per battere un rigore. L’ex Roma avrebbe poi sbagliato dal dischetto e la squadra ancora allenata da Fonseca sarebbe tornata a casa con una sconfitta. La differenza è che, rispetto al Milan, in casa Udinese gli animi sembravano tranquilli, grazie anche ai risultati che vedono una squadra giovane in un consolidato decimo posto. Sembravano, almeno fino a venerdì.
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