“Luca Canfora è stato aggredito e poi spinto giù dalla scogliera”: la nuova ipotesi sulla morte del costumista di Paolo Sorrentino

  • Postato il 24 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Prima aggredito poi spinto giù dalla scogliera. Questa la possibile nuova ipotesi sulla morte di Luca Canfora, costumista degli ultimi film di Paolo Sorrentino, ritrovato morto la mattina del primo settembre 2023 a Capri, tra gli scogli sottostanti i Giardini di Augusto e davanti la celebre Grotta dell’Arsenale. Canfora era in un momento di pausa delle riprese di Parthenope quando, come ricostruito da alcune videocamere di sorveglianza, è entrato passeggiando nei Giardini di Augusto senza uscirne più. Il suo cadavere è infatti stato ritrovato la mattina successiva dieci metri più sotto da un canoista. Nelle ultime ore è però emersa una possibile nuova dinamica della morte del celebre costumista.

Secondo il Corriere di Napoli gli inquirenti dopo la seconda autopsia, e un recente sopralluogo, avrebbero inserito l’omicidio tra le cause di morte, fino ad ora relegate al suicidio e all’incidente. Già nella prima autopsia erano emerse fratture non del tutto compatibili con la caduta sugli scogli; segni che avevano spinto i familiari di Canfora a depositare un esposto per una seconda verifica approfondita sul corpo del loro caro. Proprio tra le scogliere dei Giardini di Augusto, poche ore prima che Canfora morisse, la troupe di Sorrentino aveva girato lì le sequenze della morte del fratello della protagonista del film. Canfora aveva 47 anni ed era collaboratore del regista napoletano dai tempi di La Grande bellezza, nonché costumista per titoli celebri come Pinocchio di Benigni, La passione di Cristo di Mel Gibson, Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.

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Il Fatto Quotidiano

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