L’Orient Express da Parigi arriva in costiera amalfitana: il leggendario treno rivive i fasti del Gran Tour
- Postato il 27 ottobre 2025
- Trash Chic
- Di Il Fatto Quotidiano
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                                                                            Si chiude la stagione. Non veramente perchè si punta alla destagionalizzazione. Intanto Il Belmond Luxury Train, gioiellino della maison LV, tutto velluti, boiserie e ottoni tirati a lucido, ha già vinto l’Oscar ( e non parliamo di quello a Ingrid Bergman per il leggendario Assassinio sull’Orient Express) ma del World’s Best Awards 2025 di Travel Leisure. E alle rotte storiche da Parigi a Budapest, a Vienna, a Venezia… ne aggiunge altre. Altra destinazione sarà l’Hotel Belmond Caruso di Ravello dove dilettarsi con lezioni di pittura, degustazioni e lezioni di cucina in compagnia dell’Executive Chef Armando Aristarco.
Occhio al dress code. I jeans non sono ammessi, per una romantica cena a lume di candela smoking per lui e abito da sera per lei. Nel bel mentre la scelta dell’ex-ministro Gennaro Sangiuliano a Governatore della Campania è stata da tutti accolta con giubilo e ha messo d’accordo anche gli spocchiosetti della sinistra contro la “foglia di Fico”, candidato ombra di Manfredi, il trenino ciuciuciù porterà tanta roba al Sud, compreso quel turismo di alta gamma di cui al momento latita, al posto di un turismo straccione e basso spendente.
Il Venice Simplon-Orient-Express partirà il 4 maggio mettendo in collegamento per la prima volta anche Parigi e Pompei con visita agli scavi. L’Orient Express é un mito iniziato nel 1883 con la prima rotta Parigi/Costantinopoli che gode di un fascino ineguagliabile, di una gloriosa storia, ci hanno viaggiato reali di mezza Europa, aristocratici e diplomatici. Tra i passeggeri più noti l’autrice Agatha Christie (che ne fece il setting del suo famoso romanzo), l’attrice Greta Garbo, la spia Mata Hari.
Intanto tra sapori e profumi della costiera, tra gli olivi pettinati dello spettacolare belvedere il Hotel Belmond Caruso celebra l’Agorà della Dieta Mediterranea, terza edizione, fortemente voluta da Iolanda Mansi, general manager del Caruso. Tante storie per raccontare un unico territorio da gustare all’ombra del Cammino degli Dei. E su ogni tavolo un messaggio/mantra per la condivisione, una carezza per l’anima: Spezzatene e dividete per essere più uniti. Oppure La Morale della tavola: non si é mai sazi del buono e del bello. Ma c’è anche Fate a metà per sentirvi completi.
Dalla tradizione all’innovazione, un percorso alla scoperta dei prodotti di eccellenza del Cilento lungo i Giardini Wagner sulle note ballate popolari. Siamo partiti dalla terra ed é lì che torniamo ogni giorno a seminare, a raccogliere i frutti del nostro lavoro. Marco Rizzo e gli intrecci nodosi dei suoi centenari olivi che sembrano scultura. Michele Ferrante e il fagiolo che borbotta di Controne che gira con suo cofanetto di spezie per una degustazione perfetta. E’ una storia di famiglia, Donatella Marino con marito e figliolanza spiega il fascino di una rete da pesca, la menaica, lascito di un passato arcaico.
Enza Russo, Pasquale Longobardi ed Antonio Di Perna si raccontano attraverso i fichi del Cilento, pepite di sapori. E poi c’è la passione di Tony Di Matteo e di Eleonora, nei loro antichi metodi di coltivazione di erbe per le loro tisane del benessere. Dalla bufala in tavola di Vincenzo Barlotti a Paestum, una sapienza che si tramanda da generazioni, in formaggio stagionato, a una linea di prodotti Biancamore a base di latte di bufala prodotti dalla moglie Daniela Senatore. E poi ci sono i pomodori di Giovanni Speranza di Rofrano, una varietà particolarmente pregiata e la farina di castagne mentre Pietro D’Elia che vi corteggia con il suo peperone crusco cilentano, croccante come una patatina.
Pardon, il carciofo é femmina o maschio? Il primo é tondo e avvolgente, il secondo é spinoso. Lo spiega Rosanna dell’azienda Sole di Cajan. Con Adolfo Grimaldi si arriva nei Picentini: terra inebriante di olio e di nocciole. Potrei parlarvi dei giovani che amano fare i contadini nell’azienda Hera nei Campi, produttori di un riso che ha invertito rotta, un recupero storico, che ingrossa ed insaporisce il chicco. Giulio Giordano di Cetara é l’artigiano gourmet della colatura di alici. E sembra di vedere le mani del nonno che guidano le sue. Matteo Giordano di Tramonti e i suoi terrazzamenti di limoni che arrivano fino al mare. Su quelle stesse formazioni ardimentose, crescono i filari della Tenuta San Francesco e dei Vini Marisa Cuomo: creazioni funamboliche pregiate. E gran finale di fuochi d’artificio.
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