A Malta con Generoso e Roberto di Meo tra diavolesse e madonne nere: il Calendario firmato Massimo Listri sempre più cult
- Postato il 31 ottobre 2025
- Trash Chic
- Di Il Fatto Quotidiano
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Malta, piccola, compatta, ricca con Pil galoppante e tassazione al 5%, val bene una messa. E un ballo. Scelta strategica. E Lì dove hanno fallito Donald Trump e Ursula Von Der Leyen ci pensano Generoso e Roberto di Meo con i loro “Dialoghi Mediterranei”. Cin Cin e baciamani a Zahwa, la figlia trentenne di Yasser Arafat. La sua presenza rafforza il messaggio di Unione e Pace in un momento geopolitico complesso. Il vice premier maltese Ian Borg stringe la mano a Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri, il principe Augusto Ruffo di Calabria, ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta e una nutrita corte di delegati dell’antico ordine, dame e cavalieri, varcano la soglia della Cattedrale di San Giovanni di Valletta. Comincia così la due giorni Di Meo, geniali imprenditori di vitigni irpini.
L’inizio é solenne: sullo sfondo del Martirio di San Giovanni Battista del Caravaggio nella Cattedrale di St. John la benedizione di Monsignor Ervin Lengyel della Nunziatura Apostolica, esibizione del Coro della Farnesina con brani dallo Stabat Mater. Mentre la voce del soprano Carmen Giannattasio, univa simbolicamente Malta e Napoli, con un panis angelicus di intensità e bellezza. Rullo di tamburi, alta uniforme e stendardi issati a festa hanno accolto in pompa magna 500 invitati da ogni dove che varcavano la soglia della Sacra Infermeria, antica vestigia dello spirito missionario del Cavalierato. A volte impreziosite da Bandalori u Pavaljuni”, drappi tradizionali che raccontano la storia e la devozione del popolo maltese.
Il dress code Sacral Spirit ha visto il principe Luca Pignatelli e Margareta Berg, in sodalizio sentimental/creativo prendersi la scena: quattro ore di make up di truccatori della Malta Film Commision per trasformare lui in San Gennaro e lei nella sua ancella/ampolla grondante sangue del santo martire. Che gran dafare per lo stilista Haute Couture Antonio Riva che ha vestito su misura dame e damine di pizzi, veli e lunghi strascichi, un po’ ex voto, un po’ Madonna in black che si fanno largo in mezzo a un corteo di monaci incappucciati. Magia, sì grazie alla perfomance dell’illusionista Sasha Crespi, nipote d Consuelo Crespi. Trionfo di babà napoletano e dj set.
The Cult, 24 edizioni: un calendario, firmato dal maestro Massimo Listri ( le sue fotografie sono esposte nei musei del mondo. Correte a vedere l’ultima alla Reggia di Caserta fino al 23 febbraio 2026) un oggetto da collezione che si fa ponte di Cultura e di Amicizia nel Mediterraneo. Napoli e Malta, due terre legate da radici comuni e da una sensibilità artistica condivisa. Un omaggio sempre gradito le Calze Gallo, con l’effigia della iconica croce bianca a otto punte, di origine bizantina. Tanta magnifica gente, la nobiltà maltese aprivano il loro palazzi scrigni di tesori collezionati da generazioni alla aristocrazia in trasferta, Beatrice di Borbone Due Sicilie, Elena von Hessen, Maria Pia Ruspoli, Guglielmo Giovanelli Marconi, Giuseppe Ferrajoli… tanto per fare qualche nome.
Dulcis in fundo: apertura straordinaria per happy few del Micas, museo di arte contemporanea di fresca inaugurazione. Il Malta International Contemporay Arts Space costruito fra i bastioni della doppia fortificazione della Valletta ti lascia a bocca aperta per magnificenza. Sensibilità artistica condivisa con l’architetto mitteleuropeo Klaus Schwerk che ha appena finito museo di arte contemporanea a Oslo, il più grande di tutta la Scandinavia
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