Loano, l’allarme di una madre: “Due sconosciuti importunano mia figlia e la sua amica (minorenni) e squarciano le gomme della minicar”
- Postato il 13 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Loano. “Quanto è accaduto è preoccupante. E’ incredibile pensare che due ragazze non possano camminare da sole e in tranquillità a poca distanza dal centro città”. Così una mamma di Albenga commenta con amarezza il brutto episodio vissuto ieri sera dalla figlia 17enne e ad una sua amica a Loano.
Ieri sera la ragazza (che chiameremo Alessia) si è recata a Loano insieme ad una sua amica. Le due hanno viaggiato a bordo di una minicar, che hanno parcheggiato nella zona di via Sant’Agostino: “Appena hanno parcheggiato – racconta la mamma di Alessia – sono state avvicinate da due uomini, di probabile origine nord-africana, i quali le hanno chiesto se avessero delle cartine per sigarette. Le due ragazze hanno risposto di non averne, così i due hanno chiesto ancora quali programmi avessero per la serata”.
Per far desistere gli sconosciuti, le ragazze hanno ribattuto di avere appuntamento con i rispettivi fidanzati. A questa risposta i due si sono allontanati e così le ragazze hanno potuto raggiungere gli amici con cui avevano appuntamento.
Al loro ritorno al parcheggio, però, ecco la brutta sorpresa: “Qualcuno – racconta ancora la mamma – aveva squarciato entrambe le gomme dell’auto, sul lato del guidatore. Mia figlia mi ha subito chiamato e così sono andata a prenderla”.
Questa mattina il genitore ha sporto denuncia ai carabinieri di Albenga, che hanno subito allertato i loro colleghi di Loano e la polizia locale.
Al di là del danno, per la mamma di Alessia l’episodio è molto preoccupante e, con la sua testimonianza, spera che altre giovani possano evitare possibili rischi: “E’ grave pensare che due ragazze non possano nemmeno fare una passeggiata in centro in tranquillità – dice – Sono arrivate a Loano piuttosto presto e sono tornate a riprendere la macchina per fare ritorno a casa altrettanto presto”.
“Episodi del genere non devono spingere le ragazze a vivere nel terrore, ma di certo occorre sempre mantenere alta la guardia” conclude.