Lite tra Tiktoker finisce in Procura: “Il Mac” denuncia l’imprenditore di orologi Ruzza
- Postato il 29 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Lite tra Tiktoker finisce in Procura: “Il Mac” denuncia l’imprenditore di orologi Ruzza

L’avvocato tiktoker “Il Mac 64” ha querelato per diffamazione l’imprenditore Lorenzo Ruzza. La Procura di Locri valuterà l’onore sui social.
LOCRI- C’è un’Italia che vive di like e di video di trenta secondi. Un’Italia dove il successo si misura a colpi di visualizzazioni, e la dignità, quella che una volta si chiamava onore, si dissolve nel mezzo sorriso di chi guarda e scorre col pollice o di chi si sofferma a commentare. C’è un confine però, sottile ma netto, tra la libertà di espressione e la violenza verbale che spesso esplode nei social. Oggi, in quel confine è chiamata a muoversi la giustizia italiana.
LA QUERELLE FINISCE IN PROCURA
Finisce infatti in Procura la querelle social tra due tiktoker da oltre 400 mila follower: l’avvocato di Roccella Jonica, Domenico Macrì, noto sui social come “Il Mac 64” (o l’uomo trapezio) da 287mila follower su Instagram e 451.787 follower e 14,8 milioni di mi piace su Tiktok ha querelato l’imprenditore milanese, commerciante di orologi di lusso Lorenzo Ruzza da 638mila follower su Instagram e 669.877 follower e 19,4 milioni di mi piace su Tiktok. Macrì, 61 anni, professionista calabrese da qualche anno è invece noto al grande pubblico per la sua attività digitale sotto lo pseudonimo “Il Mac 64” è conosciuto sul web per le sue scenette ironiche «entra o non entra», le quali hanno lo scopo di far sorridere ma anche riflettere su tematiche come ad esempio il bullismo.
DIFFAMAZIONE AGGRAVATA E USO ARBITRARIO DELL’IMMAGINE
Nei giorni scorsi Macrì ha depositato tramite il suo avvocato, il noto penalista Antonio Russo, una formale denuncia querela nei confronti di Ruzza per diffamazione aggravata. Secondo quanto ricostruito nell’atto presentato pochi giorni fa alla procura di Locri, in provincia di Reggio Calabria, il commerciante milanese avrebbe utilizzato l’immagine de “Il Mac” in un video promozionale pubblicato sui propri canali social, senza il consenso dell’interessato. Secondo la querela, il contenuto era finalizzato a pubblicizzare i prodotti della “Ruzza Watch”, avrebbe impiegato in modo «arbitrario e non autorizzato» un fotogramma raffigurante “Il Mac” in un ambito anche in cui sarebbero stati fatti «riferimenti nominativi offensivi a soggetti appartenenti a determinate etnie» tale da essere ritenuti da Macrì «a sfondo razziale».
NELLA DENUNCIA ALL’IMPRENDITORE: DALLA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DE IL MAC AI VIDEO DI RUZZA
Quindi “Il Mac 64” nel mese di luglio tramite un avvocato civilista aveva chiesto il risarcimento dei danni a Ruzza. Richiesta questa che avrebbe provocato «l’ira» dell’imprenditore di orologi di lusso che avrebbe reagito con dei video contro l’avvocato Macrì. Nella dettagliata querela presentata nei giorni scorsi dall’avvocato Russo si sottolinea come i contenuti diffamatori, veicolati tramite piattaforme social, abbiano avuto una vasta eco mediatica, favorita quindi dall’ampia platea di followers del commerciante milanese e dai numerosi commenti di utenti che avrebbero amplificato il discredito.
E, infatti, il 12 agosto 2025 online ancora oggi, 29 ottobre 2025, in cui Ruzza parla della diffida e richiesta di risarcimento da parte de “Il Mac 64”, e dove si esprime con termini giudicati «lesivi della reputazione dell’avvocato» è stato visualizzato da circa 1.008.559, con il reel che ha avuto 35,4mila riproduzioni da Facebook, e 279 commenti su Instagram. Mentre Tiktok sempre lo stesso video, pubblicato sempre il 12 agosto 2025 e ancora visibile, ha ricevuto 13.539 mi piace, 123 commenti, 498 salvataggi e 283 condivisioni.
IL COMPITO DELLA PROCURA DI LOCRI: L’ONORE SUI SOCIAL
Alla Procura di Locri, aspetterà adesso l’importante compito di valutare il documento depositato da “Il Mac 64” in cui si racconta una storia moderna e antica insieme: quella dell’onore calpestato in pubblico, quella della libertà di parola che non è libertà d’offesa. Spetterà quindi alla procura di Locri valutare se il diritto all’onore vale ancora e anche sui social.
Il Quotidiano del Sud.
Lite tra Tiktoker finisce in Procura: “Il Mac” denuncia l’imprenditore di orologi Ruzza