L’irlandese Donohoe eletto per la terza volta alla guida dell’eurogruppo
- Postato il 7 luglio 2025
- Zonaeuro
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’Eurogruppo ha eletto all’unanimità Paschal Donohoe, ministro delle Finanze irlandese, come suo presidente per un terzo mandato. L’ incarico, della durata di due anni e mezzo, inizierà il 13 luglio 2025. L’eurogruppo è il consesso che riunisce i ministri economici e finanziari dei paesi aderenti all’euro. “Come ho promesso ai ministri nel 2020, sono stato e rimarrò un mediatore autentico e onesto nei nostri negoziati, assicurando che tutte le voci e tutte le posizioni fossero prese in considerazione”, ha affermato Donohoe ringraziando per l’elezione.
“Di fronte a significativi cambiamenti geopolitici, l’area dell’euro ha dimostrato un’elevata resilienza, aggiunge il ministro irlandese. “Sarà mio compito rafforzare ulteriormente la nostra area monetaria comune e agevolare progressi tangibili sui nostri principali ambiti di intervento durante il prossimo mandato: dal coordinamento di bilancio all’Unione dei mercati dei capitali, dall’euro digitale all’Unione bancaria. Un’area euro più forte e competitiva rafforzerà il ruolo internazionale dell’euro e accrescerà ulteriormente la nostra resilienza e prosperità a vantaggio dei nostri cittadini”, conclude.
Donohoe, esponente del partito politico di centro-destra Fine Gael, ha 50 anni. Più volte ministro, dopo la laurea al Trinity College di Dublino (in Politica ed Economia), ha lavorato nel Regno Unito per la multinazionale statunitense Procter&Gamble, prima di tornare nella sua isola e dedicarsi alla vita politica.
Nelle scorse settimane Donohoe ha espresso il suo sostegno alla minaccia di imporre agli Stati Uniti una tassa sui ricavi pubblicitari delle aziende tecnologiche, se i negoziati sui dazi dovessero concludersi con un nulla di fatta. L’imposizione di un’imposta sulle aziende tecnologiche statunitensi è una questione particolarmente delicata per l’Irlanda, dove molti di questi big hanno il loro quartier generale europeo per beneficiare di trattamenti fiscali particolarmente favorevoli. In passato il ministro irlandese si era schierato a difesa di Apple, di fronte alla richiesta di Bruxelles a Dublino di recuperare dal colosso americano l’ammontare di tasse non pagate in virtù di condizioni fiscali giudicate non compatibili con l’ordinamento Ue.
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