Licenziato il designer della controversa Jaguar Type 00, l’auto del nuovo corso

  • Postato il 3 dicembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Nel mondo dell’automotive, le svolte più profonde arrivano quasi sempre in silenzio. Non servono annunci in pompa magna né dichiarazioni roboanti: basta un nome che cambia sulla porta giusta, un passaggio di consegne improvviso, un tassello che si sposta nella catena decisionale. È ciò che sta accadendo a Gaydon, dove il gruppo Jaguar Land Rover — sotto la proprietà indiana di Tata Motors — starebbe ridefinendo il proprio futuro a partire proprio da uno dei suoi architetti creativi più simbolici. Stando a quanto riportato da Autocar India, Gerry McGovern, responsabile del design e figura storica del costruttore britannico, sarebbe stato sollevato dal suo incarico “con effetto immediato”.

Non ci sono ancora le conferme ufficiali

La notizia, non ancora commentata né dalla Tata né dalla direzione JLR, arriva in un momento particolarmente delicato per il Gruppo. Solo poche settimane fa, infatti, è avvenuto l’insediamento del nuovo amministratore delegato P.B. Balaji, ex CFO della holding indiana, chiamato a raccogliere il testimone lasciato a sorpresa da Adrian Mardell. Un cambio al vertice che, da solo, lasciava intendere un riassetto strategico interno. L’uscita di McGovern sembra aggiungere un ulteriore tassello a questa fase di assestamento, suggerendo la volontà della proprietà di esercitare un controllo più diretto sulla direzione artistica e progettuale dei marchi Jaguar e Land Rover.

Per comprendere il peso della notizia bisogna tornare al ruolo che McGovern ha ricoperto negli ultimi anni. Il designer britannico, in JLR da più di vent’anni, è stato uno dei principali interpreti della rinascita stilistica del marchio Land Rover, contribuendo in modo decisivo al linguaggio delle moderne Range Rover, Defender e Discovery. La sua firma è presente su tutte le vetture che hanno scandito la trasformazione del costruttore inglese nel segmento premium globale. Un lavoro riconosciuto tanto in Europa quanto in Asia, al punto che lo stesso Ratan Tata — allora presidente del Gruppo — lo confermò e sostenne durante la lunga fase di integrazione seguita all’acquisizione del 2008.

L’ultima concept molto discussa

Negli ultimi mesi, però, McGovern era diventato volto e guida del nuovo percorso identitario di Jaguar, marchio che si prepara a una transizione radicale: dal 2025, la Casa del giaguaro entrerà ufficialmente nell’era elettrica con una gamma completamente ripensata e un posizionamento allineato ai marchi di lusso più esclusivi del panorama globale. Una trasformazione non solo tecnologica, ma culturale, estetica e concettuale. Era questo il terreno su cui si stava muovendo il capo del design, firmando la nuova identità visiva del brand e coordinando progetti innovativi che puntavano a introdurre Jaguar in un universo più ampio e contemporaneo, attento anche ai temi dell’inclusività.

È in questo contesto che è nata la concept Type 00, la vettura ribattezzata dai social come la “Jaguar rosa”, uno dei prototipi più controversi degli ultimi tempi. Sebbene le sue linee siano state disegnate da Massimo Frascella (oggi in Audi, dove ha curato la recente Concept C), McGovern ne ha rappresentato il volto istituzionale. L’obiettivo del progetto era anticipare un nuovo orizzonte estetico per Jaguar, spostandone l’immaginario in un territorio sperimentale, luxury, volutamente distante dalla tradizione sportiva che aveva caratterizzato il marchio per decenni.

La concept ha suscitato un dibattito acceso tra appassionati e addetti ai lavori, non tanto per il colore (di fatto non era soltanto “rosa”) quanto per il nuovo corso che sembrava preannunciare: un brand pronto a rompere con i codici storici, compreso l’abbandono del celebre Leaper, per posizionarsi in una fascia ancora più alta del mercato premium. Al momento, però, non è chiaro se questa vicenda abbia avuto un ruolo nella presunta decisione di interrompere il rapporto con McGovern.

Un nuovo capitolo

Quel che è certo è che il cambio ai vertici arriva nel mezzo di una fase crucialissima per JLR. Con un amministratore delegato appena nominato e con la transizione elettrica ormai tracciata nei piani industriali, il Gruppo si trova a dover definire la propria identità per il prossimo decennio: quali modelli, quale linguaggio stilistico, quale relazione con la tradizione britannica e con le ambizioni globali della proprietà indiana.

L’addio di un designer che per vent’anni ha contribuito a definire l’immaginario di Range Rover e Land Rover segna inevitabilmente un tornante. Il futuro del design JLR, ora, passa nelle mani della nuova dirigenza, chiamata a bilanciare innovazione, continuità e una trasformazione che non è più rimandabile. In gioco non c’è solo la forma delle prossime vetture, ma il ruolo che il Gruppo vuole giocare nell’automotive mondiale dei prossimi anni.

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Virgilio.it

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