Libano, Tajani: "Sosteniamo la proposta Usa per il cessate il fuoco"
- Postato il 23 novembre 2024
- Di Tgcom24
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Libano, Tajani: "Sosteniamo la proposta Usa per il cessate il fuoco"
Sul mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu da parte della Cpi, la Corte penale internazionale, "la posizione del governo italiano è quella del presidente del Consiglio che il ministro degli Esteri condivide e ha dovere di attuare". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla trasmissione "4 di sera weekend" su Rete4. Quanto alle opinioni di Matteo Salvini, "sono legittime come capo di partito ma la posizione del governo è quella mia e di Meloni", ha aggiunto. E sul Libano: "Sosteniamo la proposta Usa per il cessate il fuoco".
"Chiudere questa stagione di guerra in Libano" "Mi auguro che si possa arrivare a un cessare il fuoco che chiuda questa stagione di guerra, almeno in Libano, le trattative sono in corso. Non so se l'Iran effettivamente vuole raggiungere il cessate il fuoco, ma bisogna fare di tutto perché si raggiunga questo obiettivo. Questo naturalmente metterebbe in maggior sicurezza i nostri militari che si muovono sotto le bandiere dell'Unifil, cioè delle Nazioni Unite", ha spiegato Antonio Tajani.
"Noi sosteniamo la posizione americana che punta veramente a trovare un accordo. Poi si lavorerà per trovare un cessate del fuoco a Gaza perché la situazione è veramente preoccupante in tutta quell'area", ha aggiunto.
"Impossibile parlare con Hezbollah" "L'Unifil stava in mezzo tra israeliani ed Hezbollah proprio per impedire che ci fosse un peggioramento della situazione, che invece poi c'è stato. È chiaro che stando in mezzo rischiano di essere colpiti da una parte e dall'altra. Noi siamo stati espliciti - ha ricordato il ministro degli Esteri - con il governo israeliano che ci ha garantito il massimo impegno per impedire che i nostri militari vengano colpiti da parte israeliana. Con Hezbollah è impossibile parlare perché non è un'organizzazione statuale, è un'organizzazione di fatto terroristica, quindi è difficile poter contare su di loro, anche perché poi non hanno grandi capacità militari, non so se hanno voluto intimidire i nostri militari oppure se non sono capaci a utilizzare le armi che hanno, che sono armi fornite dall'Iran".
Netanyahu, "la Cpi deve avere un ruolo giuridico e non politico" Tajani è tornato poi a parlare della sentenza della Cpi. "Noi vogliamo vedere le carte, cioè cercare di capire per quale motivo si è arrivati a questa decisione da parte della corte, che noi rispettiamo. Però dobbiamo tener conto che la corte deve svolgere soltanto un ruolo giuridico, non un ruolo politico e in questo momento serve grande prudenza, perché non credo che il mandato di arresto per Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Gallant sia un passaggio utile e che favorisca la pace e il cessate il fuoco. Semmai fa indispettire Israele e Netanyahu, che comunque non verrà mai arrestato perché non andrà in nessun Paese in questo momento essendoci la guerra in corso in Israele. Se andrà negli Usa non corre alcun rischio, perché gli Stati Uniti non riconoscono la Corte".
"Noi decideremo insieme ai nostri alleati il da farsi, tant'è che lunedì e martedì si svolgerà il G7 esteri ad Anagni e Fiuggi. Vedremo se si potrà arrivare a una posizione comune, quindi come Occidente decidere il da farsi. L'unica cosa che noi politicamente dobbiamo dire è che non si può assimilare il Presidente del Consiglio di un paese democratico, eletto dal popolo israeliano, a colui che ha organizzato l'attacco terroristico a Israele", ha aggiunto Tajani.
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