Il fossile conservato nell’oro (degli sciocchi)

  • Postato il 2 novembre 2024
  • Di Focus.it
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"Oro degli sciocchi" è la definizione popolare con cui ci si riferisce alla pirite, un minerale di ferro e zolfo il cui aspetto (e il colore in particolare) ricorda quello del ben più prezioso metallo che usiamo come standard del nostro sistema monetario. A differenza dell'oro, però, la pirite è perfetta per la conservazione della materia organica: lo dimostra uno spettacolare fossile ritrovato nello Stato di New York, incastonato in una roccia fatta di pirite. È quel che resta di un artropode vissuto 450 milioni di anni fa, una nuova specie che aggiunge un tassello al puzzle evolutivo della nascita delle appendici che gli attuali membri di questo phylum portano sulla testa – antenne, cheliceri, pinze… Il fossile, la cui specie è stata battezzata Lomankus edgecombei, è stato descritto in uno studio dell'università di Oxford pubblicato su Current Biology. . L'oro degli sciocchi. Il fossile è stato ritrovato nel cosiddetto Beecher's Trilobite Bed, uno strato roccioso che, come suggerisce il nome, preserva innumerevoli fossili di trilobiti (artropodi marini ormai estinti) in condizioni perfette. Anche Lomankus edgecombei è conservato in maniera eccezionale: la pirite che lo contiene si è formata in un ambiente povero di ossigeno, una condizione che rallenta la decomposizione e dà quindi tempo alla roccia di sostituire la materia organica. Il "letto dei trilobiti" risale a 450 milioni di anni fa, nel pieno del periodo Ordoviciano: la datazione è importante, perché è proprio in questo periodo che i parenti del nuovo fossile si estinsero, dopo un centinaio di milioni di anni di diversificazione e diffusione in tutto il mondo.. Antenna, non artiglio. Lomankus edgecombei è quindi uno degli ultimi rappresentanti della classe Megacheira, che come altri artropodi avevano un'appendice modificata sulla testa che usavano per catturare le loro prede – l'equivalente delle odierne antenne di insetti e crostacei, ma anche dei cheliceri di ragni e scorpioni. La perfetta conservazione del fossile, però, ha permesso di constatare che la sua appendice (singola, non doppia come nel caso delle antenne) non era utilizzata per andare a caccia: non aveva la forma adatta, era più flessibile di un normale artiglio, e questo suggerisce che fosse utilizzata per esplorare l'ambiente – un'idea corroborata dal fatto che l'animale non aveva occhi, e usava la sua zampa modificata per orientarsi al buio dove viveva. Un ultimo dettaglio: Lomankus edgecombei è uno dei pochi fossili provenienti da Beecher's Bed a non appartenere a un trilobite, il che rende il suo ritrovamento ancora più raro e prezioso..
Autore
Focus.it

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