L’export tiene a marzo grazie al boom verso gli Usa (+ 41%) in previsione dei dazi
- Postato il 16 maggio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
.png)
Esportazioni italiane in calo a marzo nonostante il boom delle vendite verso gli Stati Uniti, con la corsa ad accumulare scorte prima della possibile entrata in vigore di nuove tariffe commerciali. Nel confronto su febbraio la flessione è dell’1%, con una riduzione delle vendite verso l’area Ue (-5%) ed una crescita extra Ue (+ 3,3%). Stabili, o quasi, le importazioni (+0,2%). Positivo invece il confronto con il marzo del 2024: l’export cresce del 5,8% in termini monetari e dell’1,9% in volume. Il saldo è positivo per 3,6 miliardi di euro ma in calo rispetto all’attivo di quasi 4,3 miliardi del marzo 2024.
Su base annua, le esportazioni verso gli Usa sono balzate del 41,2%, scendono, viceversa, quelle con destinazione Cina ( 8,1%). Segno più anche per l’export con la Francia (+ 4,2%), Rego Unito (+ 5,4%), Germania (+ 1,5%) e Spagna (+ 1,8%). Crollo per il valore delle vendite al Giappone (- 30%). Tra i diversi settori merceologici corre la farmaceutica (+ 60%, soprattutto per l’incremento verso gli Usa). Gli alimentari crescono di quasi il 10%, i macchinari del 9%. In aumento pure l’abbigliamento (+ 6,9%). Variazioni marginali per mezzi di trasporto e chimica. Scendono, al contrario, gli incassi derivanti dall’export di petrolio e prodotti raffinati.
Dall’Istat è arrivata pure la seconda lettura del dato sull’inflazione di aprile che viene rivista all’1,9%, con una limatura rispetto al 2% della stima iniziale. Per il cosiddetto ‘carrello della spesa si conferma invece l’aumento da +2,1% a +2,6%. Rispetto a marzo i prezzi sono cresciuti in media dello 0,1%.
L'articolo L’export tiene a marzo grazie al boom verso gli Usa (+ 41%) in previsione dei dazi proviene da Il Fatto Quotidiano.