L’ex cartiera di Bergamo che ora diventa uno spazio d’arte e cultura

A lungo ha dato lavoro a molte famiglie di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo. Ora l’ex Cartiera Paolo Pigna torna a essere centrale nella di comunità grazie a Spazio Fase, che trasforma l’ex stabilimento industriale in un polo culturale. Tutto nasce nel 2015, quando l’artista Giulio Locatelli decide di riunire negli spazi dismessi 18 artisti e 5 curatori provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, così da dare nuova vita allo spazio, attivandolo attraverso uno scambio culturale.
Assieme allo studio di Giulio Locatelli,nello stabilimento sono presenti anche quelli di Machyckova, Daria Romanenko, Daniele De Giovanni, e sono ospitati eventi e mostre come L’intimo segreto del mondo là fuori, una mostra dedicata alla pittura contemporanea a cura di Alberto Ceresoli (e visibile fino al 29 giugno).

Silvia Paci, Scherzetto, olio su tela, 30x30 cm, 2024
Silvia Paci, Scherzetto, olio su tela, 30×30 cm, 2024

L’ex Cartiera Paolo Pigna di Alzano Lombardo: da stabilimento industriale e spazio culturale

Lo stabilimento “moderno” sorge a partire dalla seconda metà dell’Ottocento grazie a una serie di acquisizioni e riforme di opifici preesistenti, ubicati in una località denominata ad cartare almeno dai primi anni del XVIII Secolo. La posizione è strategica perché siamo lungo la Roggia Morlana, canale artificiale che azionava molini, filatoi e le antiche cartiere di sub ripa o Sottoripa (oggi Via XXV Aprile). Le strutture industriali sfruttavano la forza idraulica del canale attraverso l’installazione di numerose ruote destinate all’azionamento delle macine per le granaglie e dei folli per la lavorazione dei cenci da cui si otteneva la “carta a mano”. I documenti d’archivio restituiscono una lunga sequenza di passaggi di proprietà per questi opifici preindustriali e ci permettono di ricostruire la storia delle principali famiglie alzanesi, e non, attive sul territorio. Diventata famosa per quaderni e lavorazioni di cartotecnica, la dismissione della sede storica inizia nel febbraio 2009, per poi chiudere definitivamente nel 2012. A oggi, gli ex spazi industriali sono gestiti da Spazio Fase, che ha riattivato lo stabilimento come polo culturale, ospitando mostre, eventi e studi d’artista.

La mostra “L’intimo segreto del mondo là fuori” all’ex Cartiera Paolo Pigna di Alzano Lombardo

Il progetto di collettiva accoglie la ricerca pittorica di 37 artisti nati tra gli Anni Settanta e Duemila, artisti mid-carrer in dialogo con giovani studenti provenienti da diverse Accademie di Belle Arti che, nello spazio compresso del quadro, interrogano la realtà attraverso il prisma della memoria e della fascinazione, esplorando la tensione tra interno ed esterno, tra desiderio e avversione, tra passato e presente, tra iconografia e sperimentazione, tra percezione e restituzione formale”, così Alberto Ceresoli, curatore della mostra. “Il mio invito al pubblico è quello di non proiettarsi nella dimensione dello spettacolo, che sempre impone distanza e passività, ma al contrario di avvicinarsi alla superficie pittorica, alla materialità dell’immagine, trattenendo quella tendenza alla ipersignificazione per dare spazio alla visione, e rendere possibile, per dirla alla Benjamin, un amore all’ultimo sguardo”.

La mostra di pittura ad Alzano Lombardo: gli artisti

Il percorso espositivo della mostra L’intimo segreto del mondo là fuori si pone come un altalenarsi di immaginari che approfondiscono le diverse sfaccettature del medium pittorico, avviando una ricognizione sulla pittura contemporanea nazionale e internazionale. Tra i numerosi artisti in mostra ricordiamo: Roberto AmorosoSilvia ArgiolasDiego AzzolaMarta BaldoIrene BaliaThomas BerraRenato CalajTommaso CanessaMatteo CapriottiEnrico CattaneoMartina CinottiCarmela CoscoAnita Dal SassoGiacomo DeppieriOlmo ErbaAndrea FiorinoRachele FrisonAgnese GuidoWang JundiRenata Machyckova e Mattia Marchetti, per citarne solo alcuni.

Valentina Muzi

L’articolo "L’ex cartiera di Bergamo che ora diventa uno spazio d’arte e cultura" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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