L’Europa discute sulla nuova E-car “economica” per tutti: svelato il prezzo

  • Postato il 30 settembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Per fronteggiare lo strapotere cinese sul car market alla spina, i burocrati di Bruxelles sono corsi ai ripari con progetti in linea con le reali possibilità degli europei, almeno in teoria. I top brand cinesi, a parità di segmento, possono offrire auto più economiche e tecnologiche. Con un ritardo enorme la Commissione europea si è resa conto dell’enorme ritardo e ha deciso di lavorare sulla produzione di una futura E-Car costruita nel Vecchio Continente.

La E-car potrebbe essere proposta a una cifra compresa tra i 15 e i 20 mila euro. A esporsi sulla delicata questione è stato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné direttamente al Consiglio Competitività a Bruxelles, spiegando come l’esecutivo comunitario darà la possibilità ai produttori Ue di lanciare sul mercato delle auto elettriche adatte alle metropoli. Non a caso l’iniziativa prende il nome di “Small Affordable Cars”, ovvero auto piccole ed economiche, che dovranno sostenere la domanda e introdurranno una gamma che potrebbe accelerare la transizione green.

Modello in stile kei car giapponesi

Ursula Von Der Leyen, in occasione del Dialogo Strategico del 12 settembre, aveva aperto alla possibilità di velocizzare i tempi con una proposta dal prezzo competitivo. Se l’obiettivo è realizzare una city car dalle piccole dimensioni, concepita per affrontare le giungle urbane, anche la cifra prospettata appare alta. Sia John Elkann, numero 1 di Stellantis, che l’ex CEO Renault Luca de Meo avevano parlato di una concreta possibilità di una EV accessibile a tutti.

Quello che ha limitato il mercato green è stata anche l’ondata di proposte a cifre fuori portata per la fascia media. Un’auto elettrica standard può aggirarsi anche oltre i 40.000 euro se non parliamo di segmento A. Al di là della mancanza di una rete estesa di colonnine di ricarica, le auto elettriche avrebbe dovuto convincere i puristi per soluzioni economiche. La filiera delle quattro ruote sta collassando in Europa e la questione andrebbe gestita con profondo realismo. In attesa di capire cosa accadrà sul ban del 2025 sui motori termici, l’Ue presenterà una serie di iniziative per stravolgere una realtà piuttosto indietro rispetto ad altre Nazioni. Si prevede l’elettrificazione delle flotte aziendali, un’alleanza industriale sui veicoli a guida autonoma e una proposta per la produzione di batterie per fare crescere il mercato.

Target fissato

Nel suo intervento al Consiglio dell’Ue, Stéphane Séjourné, è sembrato pragmatico e ha fatto il punto sui progetti green dei prossimi anni.

“Sosterremo i costruttori automobilistici per immettere sul mercato modelli che potrebbero costare tra i 15 e i 20 mila euro. Anche questo contribuirà a sostenere la domanda ed è una vera fascia di mercato che oggi non è considerata nel mercato europeo e che potrebbe incentivare la produzione, includendo anche il funzionamento dei nostri fornitori”.

Sull’iniziativa il ministro Adolfo Urso ha aggiunto che si tratta di una misura necessaria che potrebbe aprire a nuove frontiere. La tanto agognata neutralità potrebbe passare attraverso anche altri carburanti, non soltanto la tecnologia full electric, per diventare realmente alla portata di tutti. L’unica cosa certa è che in una Europa a due velocità le azioni dovranno essere perentorie per sfuggire a una crisi economica con pochi precedenti storici.

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