Legambiente ricorda De Grazia: «Troppi segreti e misteri sulle navi dei veleni»

  • Postato il 12 dicembre 2025
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Legambiente ricorda De Grazia: «Troppi segreti e misteri sulle navi dei veleni»

Legambiente: «Troppi segreti e misteri sulle navi dei veleni», si conclude a Reggio Calabria la “Carovana per la verità” in memoria del capitano De Grazia.


REGGIO CALABRIA – Si è conclusa a Reggio Calabria la “Carovana per la verità e la giustizia”, l’iniziativa promossa dall’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente per onorare la memoria del Capitano della Guardia costiera Natale De Grazia e chiedere chiarezza sulla sua morte, avvenuta in circostanze misteriose la sera del 12 dicembre 1995. De Grazia morì improvvisamente mentre era in missione per conto della Procura di Reggio Calabria, impegnato nelle indagini cruciali sulle cosiddette “navi dei veleni”.

UN PERCORSO DI MEMORIA DA RICADI A REGGIO

La Carovana, partita lo scorso 3 dicembre da Ricadi (Vibo Valentia), ha toccato diverse località chiave, tra cui Massa e Policoro, luoghi “in cui le inchieste di De Grazia si sono svolte”, come ha ricordato Vincenzo Fontana, presidente dell’Osservatorio. In occasione della conclusione della Carovana, domani a Reggio Calabria verranno intitolati alla memoria del Capitano De Grazia il Lungomare di Gallico, nella zona nord della città, e la Scuola primaria di via Quarnaro. Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha sottolineato che l’intitolazione è un modo per rendere la sua figura “patrimonio collettivo della città”, esempio di “impegno” e “servitore dello Stato”.

LEGAMBIENTE DIECI RICHIESTE PER RIAPRIRE IL CASO ANCHE SULLE NAVI DEI VELENI

Legambiente ha presentato dieci richieste specifiche indirizzate a istituzioni nazionali ed europee, inclusa la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il Ministero dell’Ambiente e la Commissione europea. “Questa vicenda non riguarda solo le coste calabresi, né i mari italiani, ma l’intero Mediterraneo,” ha spiegato Fontana. “La vicenda delle navi a perdere si intreccia con quella delle navi dei veleni. Vicende coperte ancora da troppi segreti, da troppi misteri, ma oggi si possono fare delle indagini che purtroppo, trent’anni fa, Natale De Grazia non poteva fare.”

Nuccio Barillà, componente dell’Osservatorio, ha aggiunto che le tappe della carovana non sono state scelte a caso, ma rappresentano luoghi “in cui si è allungato lo sguardo sugli ecoreati”, con l’obiettivo di “approfondire il contesto in cui la morte è maturata, affinché non resti uno dei misteri irrisolti di questo Paese”.

“NON ABBIAMO PIÙ IL DIRITTO DI ESSERE COMODI”

L’europarlamentare Sandro Ruotolo ha evidenziato la natura scomoda dell’eredità di De Grazia. “La storia di De Grazia è una storia scomoda. Perché è scomodo dire che i rifiuti oggi possono fare guadagnare più della droga, ammettere che l’Italia non ha voluto sapere e che l’Europa non ha voluto guardare,” ha affermato Ruotolo. “Ma noi, oggi, 30 anni dopo, non abbiamo più il diritto di essere comodi. Abbiamo il dovere della verità, della memoria e della giustizia. La sua verità non è morta. La sua verità è qui.”

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