Le tradizioni popolari italiane sono protagoniste di una importante mostra a Roma
- Postato il 30 luglio 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
- 1 Visualizzazioni

Trae ispirazione dalla struttura simbolica delle fiabe di Italo Calvino che, nella sua prefazione all’antologia Fiabe italiane (1956), affermava che “le fiabe sono vere”. Una veridicità insita nella connessione tra il mitico e il quotidiano, tra l’individuale e il collettivo, il naturale e il culturale. Un tema che dalla dimensione narrativa passa a quella espositiva con Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana, la mostra ospitata negli spazi del Museo delle Civiltà a Roma, e curata da Massimo Osanna e Andrea Viliani.
La mostra “Le fiabe sono vere” al Museo delle Civiltà di Roma
In un percorso tra oltre 500 opere – tra dipinti e disegni, abiti e maschere, amuleti ed ex voto, attrezzi agricoli e veicoli di trasporto, strumenti musicali, giocattoli, fotografie, stampe e filmati – la mostra, visibile fino a marzo 2026, trasforma ogni oggetto e documento esposto in un testimone attivo delle relazioni tra persone e ambienti, tra credenze popolari e dinamiche storiche. A guidare i visitatori è una nuova fiaba, scritta appositamente per la mostra dalla narratologa Elena Zagaglia: superando l’idea che il linguaggio della fiaba sia riservato ai più piccoli, le avventure del protagonista Elio invitano tutti a dare valore all’incontro con il diverso, a trasformare la paura dell’ignoto in occasione di consapevolezza e crescita. Ogni capitolo del racconto corrisponde a una sezione della mostra, dando forma a un percorso in cui il concetto di soglia e passaggio è continuamente attraversato e messo in discussione.





La mostra “Le fiabe sono vere” a Roma: la trasformazione dell’Italia fra il XIX e il XXI Secolo
Il percorso espositivo segue inoltre la trasformazione fra XIX e XXI Secolo dell’Italia, da società agropastorale a società industriale e poi post-industriale: una storia composta da cambiamenti, contaminazioni, migrazioni (sia interne sia esterne al Paese) e in cui le tradizioni locali e le antiche forme popolari di oralità e narrazione si stanno confrontando con un mondo diventato villaggio globale e si stanno persino reincarnando nei linguaggi del web e nei nuovi media digitali.
Una mostra che mette alla prova le funzione del museo
“Come il museo, anche le fiabe percorrono il tempo e lo spazio e non hanno mai un solo autore”, spiega Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma. “Per questo abbiamo concepito la mostra come un racconto plurale e in divenire, in cui le professionalità e i metodi disciplinari dell’antropologia si incontrano con quelli dell’exhibition design, i criteri della tutela del patrimonio culturale con quelli della sua accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale, il limite della singola mostra con la responsabilità più ampia della missione museale. Ciò che ne emerge sono appunti di lavoro, pur parziali e provvisori, con cui provare a mettere alla prova la funzione del museo e immaginarne altre possibili. Per questo chiediamo a voi, il pubblico della mostra, di proporre altre storie, le vostre, e farvi così co-autori della mostra stessa”.
Valentina Muzi
L’articolo "Le tradizioni popolari italiane sono protagoniste di una importante mostra a Roma" è apparso per la prima volta su Artribune®.