Le gemelle Jessie e D’Lila al processo del padre Puff Daddy si vestono eleganti per il ballo di fine anno e fuggono via dall’aula del tribunale

La vita va avanti. Questo vale anche per la famiglia di Puff Daddy, sempre presente in aula del tribunale al processo che vede coinvolto l’ex magnate dell’hip hop per traffico sessuale. Seduti dietro la postazione di Puff Daddy c’erano sua madre Janice Combs e i figli Quincy Brown, 33 anni, Justin Combs, 30 anni, Christian Combs, 26 anni e la sorella Chance Combs, 18 anni. A un certo punto, come riporta Page Six, le tre ragazze sono uscite dall’aula mentre l’escort Daniel Phillip ha rilasciato una testimonianza, in merito ai suoi presunti rapporti sessuali con Puff Daddy e l’ex fidanzata del rapper, Cassie Ventura. Jessie, D’Lila e Chance invece erano presenti in aula anche quando è stato fatto vedere il famoso video in cui Puff Daddy aggrediva Cassie Ventura in un hotel nel 2016.

Alcune persone presenti in aula hanno riferito che le figlie e la madre dell’imputato, guardavano dritto davanti a sé invece di rivolgersi verso lo schermo della tv. Durante l’ultimo dibattimento le sorelle Jessie e D’Lila poi sono scappate vie in abiti eleganti per il ballo di fine anno. I paparazzi hanno immortalato le gemelle con un lungo abito rosso, gentilmente accompagnate da due compagni di scuola. Tutti e quattro sorridenti e felici a favore di telecamere.

Intanto lunedì 19 maggio, nel processo a Puff Daddy, accusato di violenze e traffico sessuale, è apparsa al banco dei testimoni la cantante Dawn Richard. La Richard ha affermato che il produttore l’avrebbe minacciata di morte dopo averlo visto picchiare violentemente la sua allora fidanzata, Cassie Ventura. L’accusa ha utilizzato le testimonianze della Richard e dell’ex migliore amica di Cassie Ventura per dimostrare che Puff Daddy avrebbe fatto ricorso a violenza e minacce. L’ex magnate del pop si è dichiarato non colpevole, ma un suo ex dipendente ha affermato che egli avrebbe definito Cassie “molto malleabile”, suggerendo un atteggiamento di controllo e sfruttamento della sua posizione di potere.

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