Le borse porta-bebè del Neolitico: la scoperta straordinaria della necropoli di Krauschwitz
- Postato il 12 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Altro che zainetti ergonomici e fasce in mussola bio: nel Neolitico, le mamme più alla moda portavano i loro neonati in borse decorate con centinaia di denti di cane e lupo, cuciti uno ad uno come perline sacre. Una scoperta che ha dell’incredibile e arriva dritta da Krauschwitz, in Germania, dove recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce una necropoli risalente a oltre 5.000 anni fa.
Queste “baby-carrying bags”, come le chiamano gli archeologi, erano tutt’altro che oggetti comuni: simbolo di status, maternità e appartenenza sociale, venivano sepolte con giovani donne, spesso in gravidanza o appena diventate madri, e indicano che già nel III millennio a.C. esisteva un modo profondo e rituale per dire “questo bambino è mio”.
Una necropoli neolitica svela il lato intimo della maternità
Il ritrovamento è avvenuto lungo il percorso della futura linea elettrica ad alta capacità SuedOstLink, nella regione tedesca della Sassonia-Anhalt in Germania. Prima di costruire, come da prassi, sono partiti gli scavi archeologici. E sotto quello che oggi sembra un semplice campo, si è rivelato un antico paesaggio rituale: una vera necropoli preistorica con tumuli, “case dei morti” e oltre 30 sepolture, di cui 15 appartenenti alla cultura della ceramica a cordicella.
In particolare, tre tombe femminili contenevano oggetti mai visti prima: borse trapezoidali scomparse nel tempo, ma il cui ricamo era sopravvissuto. Come? Grazie ai denti di cane forati e cuciti sul tessuto, rimasti intatti per millenni. Alcune borse contenevano anche ossa di neonati o feti, suggerendo che potessero essere primitive fasce porta-bebè.

La disposizione delle borse tra i corpi, sempre davanti, in corrispondenza dell’addome, rafforza questa interpretazione. Non si trattava di borse qualunque: per realizzarne una, servivano fino a 350 denti di cane, cuciti in stile “a tegola”, a strati sovrapposti. I cani? Una razza media simile all’odierno Münsterländer, probabilmente allevata appositamente e sacrificata da cucciola per ottenere i denti migliori.
Moda sacra, maternità e status anche nel Neolitico
Queste borse non erano solo funzionali. Erano simboli culturali forti, riservati a donne d’élite, giovani, fertili, probabilmente con un ruolo sociale importante. Il fatto che molte contenessero resti di bambini e che non venissero passate ad altri (nessuna è stata trovata riutilizzata) fa pensare a beni personali, profondamente legati alla maternità e all’identità.
Alcune erano ornate anche con denti di lupo cuciti sulle cinture, forse per protezione o status. Un vero mix di moda, rituale e spiritualità. C’erano anche elementi decorativi che suggeriscono ricami complessi, stoffe preziose e cura artigianale, persino paillettes fatte con molari di cane. Insomma, una borsa del genere doveva far girare molte teste (letteralmente).
Uno dei casi più toccanti è quello scoperto nella vicina Nessa, a meno di 2 km da Krauschwitz: una donna giovane, appartenente all’alta società, è stata trovata con una di queste borse contenente le ossa di un neonato, probabilmente suo figlio. Una scena congelata nel tempo, che parla di amore, lutto e identità.