Maxi furto di farmaci oncologici a Cirò Marina: si indaga sulla rete
- Postato il 12 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Maxi furto di farmaci oncologici a Cirò Marina: si indaga sulla rete
Il napoletano preso per il furto di farmaci oncologici a Cirò Marina potrebbe essere inserito in un contesto criminale più ampio. Si cercano i tre complici
CIRÒ MARINA – Potrebbe essere inserito in un contesto criminale di più ampio respiro Roberto Conte, il napoletano di 60 anni arrestato dai carabinieri per il maxi furto di farmaci oncologici avvenuto, in due riprese, al poliambulatorio dell’Asp di Cirò Marina. Un contesto criminale dedito a furti di medicinali presso presidi sanitari. Lo si ricava, secondo gli inquirenti, dalla dinamica dei fatti, poiché la banda entrata in azione sarebbe composta da quattro persone. Ma lo si ricava anche dal fatto che a Conte si è risaliti poiché nella bancata dati delle forze dell’ordine era stato segnalato mentre con fare anomalo, in orario notturno, si aggirava nei pressi di un ospedale in Campania.
I RUOLI
Sono soltanto alcuni degli elementi d’indagine contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip del Tribunale di Crotone Elisa Marchetto su richiesta del procuratore Domenico Guarascio e dei sostituti Rosaria Multari e Matteo Staccini. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, avrebbero partecipato materialmente al furto quattro persone. In due si sarebbero introdotti nei locali per commettere il furto. Uno, Conte, avrebbe svolto il ruolo di conducente dell’auto noleggiata. Un quarto uomo, con compiti da “specchiettista”, avrebbe compiuto un sopralluogo individuando il punto d’accesso dove i complici avrebbero portato gli attrezzi da scasso.
FURTO DI FARMACI ONCOLOGICI A CIRÒ: MODUS OPERANDI
Il primo furto, per un valore di oltre 300mila euro, sarebbe stato compiuto da Conte, giunto da Napoli con un’auto Nissan “Qashqai”, insieme ai complici tra il 4 e il 5 giugno scorsi. I complici sarebbero giunti sul luogo del furto con un altro veicolo dopo aver già compiuto un sopralluogo. Conte avrebbe dunque vigilato durante l’esecuzione del furto da parte dei coindagati attendendoli sulla propria auto mentre si introducevano nella farmacia privata dell’Asp di Cirò Marina danneggiando prima un portone esterno e poi la porta tagliafuoco nonché il portoncino interno dei locali presso cui erano custoditi farmaci destinati a cure speciali. Mentre erano ancora in corso gli accertamenti sul primo furto, veniva compiuto il secondo colpo, con un danno ancora superiore, per oltre 450mila euro.
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I FILMATI
I filmati della videosorveglianza, che hanno ripreso un’ampia zona, hanno consentito di documentare l’azione messa a segno da due uomini con vestiti neri e mascherine nere. Inoltre, hanno consentito agli inquirenti di individuare la targa del veicolo noleggiato da Conte presso una società campana.
L’ipotesi degli inquirenti è che la banda fosse dedita sistematicamente a furti di farmaci chemioterapici. Lo lascia suppore anche la meticolosa fase di preparazione del colpo. Un fenomeno, quello dei traffici di farmaci rubati negli ospedali, preoccupante, spesso alimentato dalla domanda per cure non accessibili attraverso i normali canali legali. Spesso i farmaci vengono rivenduti sul dark web.
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Maxi furto di farmaci oncologici a Cirò Marina: si indaga sulla rete