Lavoratori sempre più vecchi, dominano gli over 50: la Liguria anticipa l’Italia di cinque anni

  • Postato il 4 novembre 2025
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Genova. La Liguria anticipa di cinque anni l’invecchiamento degli occupati rispetto al resto del Paese: la fascia d’età 50-64 anni è predominante nella nostra regione con oltre 250 mila unità. È uno dei principali dati della Nota annuale 2025 dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, di cui oggi è stato presentato nella Sala della Trasparenza della Regione il progetto di potenziamento.

Complessivamente i dati descrivono una Liguria in crescita, anche se esistono luci e ombre. Cresce l’occupazione e cala la disoccupazione, anche se aumenta la quota di inattivi. L’occupazione maschile però è ferma dal 2022. Il tasso di occupazione ligure si colloca a metà strada tra la media del Nord-Ovest e quella italiana. I servizi restano il motore principale dell’occupazione, mentre l’industria continua a rappresentare un presidio a forte componente maschile.

Nel 2024 i disoccupati in Liguria sono 36mila. I numeri sono in calo negli ultimi cinque anni, eccetto un lieve aumento tra il 2020 e il 2021. La disoccupazione resta elevata per le donne. Savona è l’unica provincia ligure dove la disoccupazione resta stabile nel medio periodo.

Cresce il part-time, in particolare tra le donne, mentre il tempo indeterminato resta la forma prevalente di impiego sebbene inizi a perdere terreno. Il diploma resta il titolo d’accesso più diffuso e le donne, nonostante siano le più istruite, continuano ad essere meno presenti nel mondo del lavoro. I laureati impiegano in media tre mesi per trovare lavoro dopo il conseguimento del titolo. Quelli triennali iniziano a cercare un’occupazione con più ritardo, mentre quelli magistrali ci mettono più tempo per trovarne una.

Nel campo del benessere equo e sostenibile, la Liguria registra una delle quote più alte in Italia di occupati che lavorano da casa (in calo però rispetto al 2023) e un miglioramento della soddisfazione lavorativa, mentre l’indicatore sull’occupazione femminile post-maternità si attesta su livelli superiori alla media nazionale.

Il settore turismo e ristorazione si conferma il più dinamico: nel 2024 le imprese liguri prevedono oltre 134mila nuove entrate, ma il 49% dichiara difficoltà nel reperire personale, soprattutto per carenza di candidati o competenze. I profili più ricercati sono camerieri, addetti alle vendite, tecnici sanitari e ingegneri, con una domanda significativa di giovani under 30.

Infine, i Centri per l’impiego liguri hanno erogato oltre 106mila “servizi di politica del lavoro” nel corso dell’anno, con più di 32 mila patti di servizio personalizzati attivati. Per rendere più tempestiva la presa in carico dei disoccupati è in corso l’attivazione di un flusso informativo con Inps per il monitoraggio in tempo reale delle principali politiche passive (Naspi e Dis-Coll).

Il potenziamento dell’Osservatorio

Il progetto di potenziamento dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro (Oml), realizzato nell’ambito della Missione 5 del P​rr con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di analisi, monitoraggio e valutazione del sistema occupazionale ligure e delle politiche del lavoro.

Il progetto ha preso forma attraverso un lavoro di stretta collaborazione tra diverse pubbliche amministrazioni e la società in house Liguria Ricerche, coordinate dall’unità Politiche del Lavoro e Cpi. In particolare, sono stati coinvolti: l’Uss Centri per l’impiego di Genova, Tigullio e La Spezia, il settore Programmazione finanziaria e statistica presso la direzione generale Finanza, bilancio e controlli, l’agenzia regionale Alfa e l’Università di Genova.

L’intervento ha permesso una vera e propria reingegnerizzazione delle attività di analisi e reportistica dell’Osservatorio, con l’introduzione di strumenti digitali, metodologie innovative e una nuova nota annuale 2025 che fotografa in modo puntuale l’andamento dell’economia e del lavoro in Liguria per l’anno 2024, raccogliendo dati e tendenze aggiornate su occupazione, disoccupazione, inattività, fabbisogni professionali e servizi per l’impiego.

“Questo progetto – dichiara l’assessore regionale alle Politiche dell’Occupazione Simona Ferro – rappresenta un salto di qualità per le politiche del lavoro in Liguria. Grazie al potenziamento dell’Osservatorio possiamo contare su dati più precisi, tempestivi e integrati, che ci consentono di orientare meglio scelte strategiche mirate a sostenere il mercato del lavoro. È un investimento nella conoscenza e nella trasparenza, ma anche un passo concreto verso politiche più efficaci, capaci di rispondere ai reali bisogni delle persone e delle imprese. La collaborazione tra Regione, Alfa, Università e Liguria Ricerche conferma la capacità del nostro sistema di fare squadra e di innovare. I dati e gli strumenti prodotti saranno una bussola preziosa non solo per l’amministrazione, ma anche per i territori, le parti sociali e gli operatori del mercato del lavoro”.

Autore
Genova24

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