L’appello di Cappato: “Continuate a firmare per l’eutanasia legale. La proposta del governo negherebbe la libertà di decidere”
- Postato il 2 luglio 2025
- Diritti
- Di Il Fatto Quotidiano
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Mentre il testo base della maggioranza per disciplinare l’accesso al suicidio assistito è stato approvato in Commissione al Senato (ed è atteso in Aula il 17 luglio), l’associazione Luca Coscioni continua la raccolta firme per il deposito della legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale. E in pochi giorni sono state oltre 25.000 le persone che hanno sottoscritto online tramite Spid e Cie la proposta (qui il link alla raccolta firme).
L’obiettivo – precisa l’associazione – è di raccogliere le firme di almeno 50.000 persone in due settimane necessarie per poter depositare la proposta in Parlamento prima della ripresa della discussione sul fine vita prevista in Senato il 17 luglio. La proposta di legge, depositata in Corte di Cassazione, prevede la possibilità per ogni persona maggiorenne, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetta da una condizione o patologia irreversibile o da una patologia con una prognosi infausta a breve termine, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili, di richiedere, previa verifica delle condizioni, assistenza per porre fine volontariamente alla propria vita mediante autosomministrazione o somministrazione dei farmaci per il fine vita. Prevista anche la presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale, con conclusione delle verifiche entro 30 giorni dalla richiesta e la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria.
Da qui l’appello del tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappatto, che invita i cittadini a continuare a firmare la proposta: “Vogliono cancellare anche i diritti che abbiamo conquistato con le disobbedienze civili“, dichiara Cappato sottolineando che “la proposta del governo negherebbe la libertà di decidere fino alla fine della vita. Ecco perché c’è bisogno di 50 mila persone che firmino subito”.
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