l’Altravoce alla “notte” Unical: il giornalismo tra carta, web e la voce degli studenti
- Postato il 25 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
l’Altravoce alla “notte” Unical: il giornalismo tra carta, web e la voce degli studenti
L’Altravoce il Quotidiano sarà alla “Notte” Unical per mostrare il giornalismo tra carta e web, rilanciando Unical Voice.
Ricercatori di verità. Sono questi i giornalisti. Coloro che stanno sul pezzo della vita umana dalla mattina fino a tarda sera. Non sfugge un respiro del mondo, un fatto, una dichiarazione. O almeno, con tutti gli strumenti a disposizione, si tenta di non farlo sfuggire. Mai accostati all’infallibilità, ma sicuramente sempre dalla parte dell’unico vero interlocutore del nostro servizio: il cittadino. Ecco, l’Altravoce il Quotidiano ha deciso di portare domani, sul Ponte Bucci dell’Università della Calabria, la propria esperienza nella “Notte” più attesa dell’Ateneo. L’unico giornale che da ben 30 anni fa girare la sua rotativa proprio qui, in Calabria – e più precisamente nella sede centrale di Castrolibero – domani scenderà in campo. Saremo tutti lì.
LA “NOTTE” UNICAL TRA CARTA E DIGITALE: IL PROCESSO D’INFORMAZIONE
Un’intera squadra – dai vertici ai redattori fino all’area marketing e diffusione – si lancerà tra giovani, studenti e bimbi delle scuole per raccontare, attraverso il proprio stand allestito nei pressi del cubo 21, il processo di creazione di quelle pagine che hanno visto, fatto e narrato la storia e tante, tante storie della nostra regione. Ma non solo. Questa sarà anche l’occasione per dimostrare come un passato cartaceo e un presente digitale possano e debbano convivere fondendosi in un’unica anima che viaggia su un’autostrada del tempo a doppia corsia di inchiostro e di bit. “Impaginare” e “caricare sul web”.
Queste saranno le parole chiave che useranno i professionisti per accompagnare i visitatori all’interno della macchina giornalistica che ogni giorno parte dall’interno della redazione con l’obiettivo di raggiungere quante più persone e lettori possibile.
IL RITORNO DI UNICAL VOICE
E infine, si ripartirà con quell’avventura nata nel mese di marzo scorso. Quel sogno pensato dal direttore Massimo Razzi che poi è diventato esperimento e infine realtà consolidata, grazie all’intuizione dei docenti del Disu Emanuele Fadda e Giuseppe Cosenza: Unical Voice, la voce degli studenti. Il giornale scritto, ideato, creato e messo insieme da “giovani redattori e redattrici” che ci ha fatto volare fino al Salone del libro di Torino, che ha scovato talenti e ha visto, con il ripescaggio dell’antico – ma mai davvero tramontato – “strillonaggio”, la grande bellezza manifestarsi proprio sotto i nostri occhi: ragazze e ragazzi appena diciottenni e ventenni sfogliare ancora un quotidiano. Alcuni avrebbero detto «impossibile», altri «irrealizzabile».
Eppure erano lì, con il giornale in mano. Leggevano. Fermi alle pensiline, dentro un bar, nelle aule e tra i cubi di tantissimi Dipartimenti. Ci saranno sempre loro con noi: Giulia Bruno, Rosalba Micieli, Abigail Michienzi, Cristina De Donato, e tutti gli altri piccoli-grandi scrittori e scrittrici che anche durante l’estate non ci hanno mai lasciato, tenendoci compagnia con le loro riflessioni intense, forti e mai banali, con i loro “cocktail” in spiaggia e i loro pensieri leggeri sotto le stelle. Il tutto lanciato attraverso i canali social e la neonata pagina web interamente a loro dedicata.
NUOVO ANNO ACCADEMICO E RICERCA DI VERITÀ
Ma l’estate è finita. Nell’Unical adesso si respira di nuovo vita, fermento, spensieratezza. Si aprono i mesi dei corsi e degli esami. E noi saremo lì, di nuovo. Per raccontarvi la vita del Campus, dentro e fuori l’Università. Con la stessa passione e la stessa libertà del primo giorno. Saremo quei cellulari che troverete sempre accesi. Quell’informazione che vi seguirà ad ogni passo. E quell’entusiasmo che, per questo nuovo anno accademico, si propone di “contagiare” e coinvolgere quanti più “ricercatori di verità” possibile. D’altronde, non è tanto il possesso della conoscenza assoluta che fa l’uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e instancabile dell’autenticità, dell’oggettività e della giustezza.
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