Laigueglia guarda al futuro del mare: il workshop “Climate Change e Restoration” apre la strada al museo sottomarino

  • Postato il 15 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico aprile 2025

Laigueglia. Dedicato al tema del futuro degli ecosistemi marini nelle piccole comunità costiere alla luce dei cambiamenti climatici, con un focus sulla rigenerazione ambientale e la valorizzazione sostenibile del territorio, si è svolto oggi a Laigueglia il workshop “Climate Change e Restoration”, promosso dalla startup GeoScape con il patrocinio del Comune di Laigueglia, nell’ambito del progetto “Blue as a Cultural Brand”.

Con la partecipazione di ricercatori, docenti ed esperti di livello nazionale, quali Maria Elena Piccione (ISPRA), Giovanni Besio (Università di Genova), Alessio Rovere (Università Ca’ Foscari di Venezia), Valentina Asnaghi (Università di Genova), l’evento ha affrontato le principali sfide che investono oggi le coste del Mediterraneo: dalla gestione dei sedimenti e il rischio ecologico, alla crescente vulnerabilità degli ambienti costieri, fino all’urgenza di attuare forme attive di restauro degli ecosistemi marini. Si è discusso del ruolo degli eventi estremi e dell’innalzamento del livello del mare nel ridisegnare il litorale, e della necessità di andare oltre la semplice conservazione per rispondere alla velocità del cambiamento climatico.

Al centro della giornata, lo studio condotto da GeoScape sulla prateria di Posidonia oceanica a Laigueglia, illustrato dall’ecologa marina Alice Oprandi: un’indagine scientifica fondamentale per valutare la sostenibilità e l’impatto ambientale di un futuro museo sottomarino, l’Eco-muSa.

L’analisi ha previsto una mappatura approfondita dei fondali, grazie all’uso di tecnologie come single beam e Side Scan Sonar, modellistica costiera per la valutazione delle dinamiche marine, in superficie e sul fondo, durante eventi estremi lungo le coste, studio dei possibili rischi di inquinamento delle acque costiere legati allo sbocco di alcuni rii, oltre a immersioni di subacquei scientifici per verificare lo stato della Posidonia oceanica.

Dai rilievi è emerso che la prateria di fronte al molo centrale, precedentemente cartografata dalla Regione Liguria, risulta oggi pressoché scomparsa. Questo dato rafforza l’urgenza di interventi innovativi per la rigenerazione degli habitat sommersi.

In questo contesto, nell’ambito del progetto “Blue as a Cultural Brand”, promosso dal Comune di Laigueglia con il finanziamento del PNRR [MISSIONE 1 COMPONENTE 3 INTERVENTO 2.1 Attrattività dei borghi storici – Progetto Locale di rigenerazione culturale e sociale “Blue as a cultural brand” – PNRR – NextgenerationEU], si colloca il museo sottomarino Eco-muSa, che prevede l’inabissamento davanti alla costa di statue realizzate in materiale ecocompatibile, utile a ripopolare la fauna e la flora marine.

L’idea di integrare arte, scienza e tutela ambientale attraverso l’installazione di statue sommerse, con una funzione ecologica oltre che culturale, apre così una nuova prospettiva: non solo conservare, ma contribuire attivamente alla rinascita degli ecosistemi.

In linea con l’approccio che unisce divulgazione culturale e tutela ambientale, proprio del progetto “Blue as a Cultural Brand”, anche la passeggiata pomeridiana tra le crêuze e i paesaggi costieri del borgo, guidata dalla storica dell’arte Aurora Barbetta, in collaborazione con la storica dell’arte Valentina della Vecchia, e dalla naturalista Claudia Scopesi, per intrecciare le visioni della scienza con quelle della memoria e della bellezza locale.

Laigueglia si candida così a diventare laboratorio di innovazione ambientale, dove la cultura incontra la natura per costruire nuove forme di convivenza sostenibile con il mare.

Autore
Il Vostro Giornale

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