La Thailandia chiude il confine con la Cambogia: spari e scontri per la linea di demarcazione

  • Postato il 24 luglio 2025
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La contesa è per la demarcazione del confine e la tensione non era mai stata così alta negli ultimi 15 anni. La Thailandia ha chiuso l’intero confine con la Cambogia dopo aver intimato a tutti i suoi cittadini di andarsene, a seguito dei nuovi scontri a fuoco scoppiati in diverse zone di confine contese, avvenuti dopo che i due Paesi hanno ridotto le loro relazioni diplomatiche nell’ambito di una disputa in rapida escalation. Almeno un tailandese è stato ucciso e altri due civili, tra cui un bambino di cinque anni, sono rimasti feriti. La scorsa notte, poi, cinque soldati thailandesi erano rimasti feriti nell’esplosione di una mina. L’esercito di Bangkok ha inoltre affermato di aver lanciato attacchi aerei su obiettivi terrestri in Cambogia. Il Ministero della Difesa cambogiano, da parte sua, ha affermato che l’esercito thailandese ha utilizzato jet da combattimento per sganciare bombe su una strada vicino all’antico tempio di Preah Vihear. E anche la Cina, vista la tensione crescente, ha invitato i connazionali a evitare le zone di confine tra i due paesi. “L’ambasciata cinese in Cambogia consiglia ai cittadini cinesi di monitorare attentamente la situazione della sicurezza locale, di rimanere vigili, di adottare maggiori precauzioni e di garantire la propria sicurezza personale”, ha ammonito la rappresentanza diplomatica in un post online.

Gli scontri – Sono avvenuti è avvenuto nei pressi di antichi templi nella provincia nordorientale di Surin in Thailandia e nella provincia nordoccidentale di Oddar Meanchey in Cambogia. “Le forze cambogiane hanno aperto il fuoco verso il fianco orientale del tempio di Prasat Ta Muen Thom, a circa 200 metri dalla base thailandese”, ha dichiarato l’esercito della Thailandia in un comunicato accusando la Cambogia di aver utilizzato un drone sul sito conteso. “L’esercito thailandese ha violato l’integrità territoriale della Cambogia lanciando un attacco armato contro le forze cambogiane di stanza lì”, ha dichiarato il Ministero della Difesa cambogiano. “In risposta, le forze armate cambogiane hanno esercitato il loro legittimo diritto all’autodifesa, nel pieno rispetto del diritto internazionale, per respingere l’incursione thailandese”, ha continuato.

L’escalation – I due regni del Sudest asiatico sono da tempo in conflitto sulla demarcazione del confine comune, definito ai tempi dell’Indocina francese, ma l’attuale crisi è la più grave degli ultimi quindici anni. La morte di un soldato khmer a seguito di uno scontro a fuoco notturno a fine maggio in un’altra area contesa del confine ha scatenato un battibecco tra Bangkok e Phnom Penh che ha drasticamente ridotto i loro legami economici e diplomatici. La Cambogia ha declassato le relazioni diplomatiche con il suo vicino al “livello più basso”. Bangkok ha richiamato il suo ambasciatore da Phnom Penh ed espulso l’ambasciatore cambogiano dopo che un soldato thailandese aveva perso una gamba dopo aver calpestato una mina al confine. L’episodio di violenza più recente legato al confine risale agli scontri scoppiati nei pressi del tempio di Preah Vihear tra il 2008 e il 2011, che causarono almeno 28 morti e costrinsero all’evacuazione decine di migliaia di residenti.

(foto d’archivio)

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