La storia della studentessa dell’Università di Trento con la maglietta “Barbie Brigate Rosse” sui social

  • Postato il 25 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Polemiche per alcune foto pubblicate su Instagram da una studentessa dell’Università di Trento e presidente del Consiglio studentesco dello stesso ateneo. Le immagini mostrano la giovane con un passamontagna rosso che indossa una t-shirt “Barbie Brigate Rosse” con disegnata la Renault 4 rossa utilizzata dalle Brigate Rosse per abbandonare il corpo del presidente della Dc Aldo Moro nel 1978. In un’altra immagine si vede imitare il ritrovamento del cadavere all’interno del bagagliaio.

La studentessa originaria della provincia di Verona, dopo le polemiche sollevate dal deputato e coordinatore regionale per il Trentino Alto Adige di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, ha incontrato il rettore Flavio Deflorian che aveva commentato: “Quello che abbiamo visto sui social non è accettabile, per di più da una persona che ricopre un ruolo istituzionale, e non è in linea con i valori della nostra università. La diretta interessata dovrà assumersene la responsabilità e chiedere scusa”.

Poco dopo le parole del rettore è arrivata la comunicazione del Consiglio studentesco, in cui viene sottolineato che la studentessa “si assume la completa responsabilità del gesto e si scusa profondamente con l’Università e l’intera comunità studentesca. Come dimostra la storia e il quotidiano operato della ragazza – verificabile da tutti – c’è un profondo e totale distanziamento dai disvalori e dall’operato del terrorismo estremista di ogni fronda. Questo tipo di ironia, seppur esposta in modo superficiale, parte proprio da una condanna profonda e senza eccezioni di un periodo buio della nostra Repubblica”.

 

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Autore
Blitz

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