“La spinosa questione dei bambini”: Trump consegna a sorpresa a Putin una lettera di Melania durante il summit in Alaska, ecco di cosa parla

  • Postato il 16 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un’iniziativa diplomatica inaspettata, personale, che introduce un tema umanitario potentissimo nel cuore di un vertice ad alta tensione. La first lady americana, Melania Trump, ha sollevato “la spinosa questione dei bambini in Ucraina e in Russia” in una lettera indirizzata a Vladimir Putin, che il marito presidente, Donald Trump, ha consegnato personalmente al leader del Cremlino durante il loro incontro ad Anchorage, in Alaska.

A rivelare la notizia è stata l’agenzia di stampa Reuters, che ha citato “due funzionari della Casa Bianca”. Le fonti, tuttavia, non hanno svelato il contenuto esatto della lettera della first lady di origine slovena, che non era presente fisicamente al summit. Mentre da Washington vige il massimo riserbo, da Kiev la mossa è stata accolta con immediata gratitudine e interpretata come un chiaro segnale di sostegno. Sebbene non sia ancora arrivato un commento ufficiale del governo ucraino sul vertice in generale, il capo dell’ufficio della presidenza, Andriy Yermak, ha pubblicato un post su X ringraziando direttamente Melania Trump: “Grazie per la tua leadership”. Yermak ha poi ri-condiviso un messaggio dell’iniziativa “Brings kids back Ua” (“Riportate a casa i bambini ucraini”), che ha espresso “profonda gratitudine” alla first lady degli Stati Uniti “per prendersi così tanto cura del destino dei bambini ucraini: ogni parola di sostegno li avvicina alle loro famiglie, alle loro comunità e alle loro case”.

L’intervento di Melania Trump tocca uno dei nervi più scoperti e dolorosi del conflitto. L’agenzia di stampa ucraina Ukrinform parla apertamente di “bambini ucraini rapiti dai russi” come probabile contenuto della lettera. Secondo le stime di Kiev, dall’inizio dell’invasione su larga scala del 24 febbraio 2022, almeno 19.500 bambini ucraini sono stati deportati illegalmente in Russia, anche se il numero reale potrebbe essere “significativamente più alto”.

Ad oggi, solo 1.485 di loro sono stati restituiti alle loro famiglie. Questa pratica è considerata un crimine di guerra secondo il diritto internazionale, tanto che il 17 marzo 2023 la Corte Penale Internazionale (Cpi) ha emesso mandati di arresto internazionali per il presidente russo Vladimir Putin e per la sua Commissaria per i Diritti dell’Infanzia, Maria Lvova-Belova, proprio con l’accusa di deportazione illegale di popolazione, inclusi i bambini.

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Il Fatto Quotidiano

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