“La Sampdoria è con te”: un abbraccio blucerchiato per Paolo Sarullo, il 25enne rimasto tetraplegico per un pugno
- Postato il 3 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Un abbraccio speciale, blucerchiato, per Paolo Sarullo. Nei giorni scorsi, infatti, il 25enne albenganese, rimasto tetraplegico in seguito a un pugno ricevuto durante un’aggressione, è stato raggiunto, nella clinica di La Spezia dove si trova ricoverato, da una delegazione di dirigenti dell’UC Sampdoria, guidata dal direttore sportivo Andrea Mancini e dal collaboratore tecnico ed ex bandiera Attilio Lombardo.
Paolo, da sempre tifosissimo della Samp, aveva espresso, tra gli altri, proprio questo desiderio, che finalmente è stato esaudito come testimoniato sulla pagina ufficiale Instagram della compagine calcistica.
Paolo li ha accolti indossando una maglia da portiere della Samp (un dono “silenzioso” e prezioso del sindaco di Cisano sul Neva, a sua volta supporter blucerchiato, Massimo Niero), insieme a mamma Miranda e alla sorella Rossella, tra abbracci e sorrisi.
Nell’occasione gli è stata donata una maglia originale della Sampdoria, la divisa di casa della stagione in corso 2025-2026, personalizzata con il suo nome “Paolo” e il numero 10, ma non solo.
Nel corso della visita, Paolo ha anche ricevuto una videochiamata speciale da parte dell’ex Ct della Nazionale ed ex bomber della Samp dello scudetto Roberto Mancini. E gli ha detto che si incontreranno presto: “Quando vengo a Genova, ti vengo a trovare”, ha promesso il Mancio.
La storia pubblicata su Instagram dalla Sampdoria
Una promessa che si è aggiunta a quella dei dirigenti al momento dei saluti: “Paolo, la Sampdoria è con te, ti aspettiamo a Bogliasco”, a chiusura di una mattinata carica di emozioni.
Ripercorrendo la storia di Paolo, dal dramma ai primi segni di rinascita: è rimasto tetraplegico la notte del 19 maggio 2024, in seguito a un’aggressione subita per una rapina.
A causa di un pugno ricevuto, la cui caduta gli ha fatto battere violentemente la testa sull’asfalto, ha riportato un’emorragia cerebrale che lo ha reso tetraplegico, trasformando la sua vita in un calvario.
Gli aggressori, tutti giovanissimi, sono stati identificati, processati e condannati, ma la famiglia del 24enne ingauno, oltre al dramma vissuto, si è trovata ad affrontare ingenti spese mediche e assistenziali.
Per sostenere Paolo e la sua famiglia, sono state avviate diverse raccolte fondi online e sono stati organizzati eventi benefici, con l’ultimo, ambizioso obiettivo di costituire una fondazione denominata “Uniti per Paolo”, per la quale dovrebbero arrivare novità positive a stretto giro.
Ma la vicenda di Paolo Sarullo non si limita alla tristezza: è un inno alla forza di volontà e all’amore. Nonostante la sua drammatica condizione, infatti, il 25enne ha già compiuto un piccolo, straordinario miracolo, ricominciando, pian piano, anche a parlare.