La Russia minaccia l’Europa dal cielo e dal mare: droni sottomarini, navi ombra, la guerra è aperta
- Postato il 26 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
- 2 Visualizzazioni
La Russia minaccia l’Europa dal cielo ma intanto una guerra segreta e avvolta nel mistero viene combattuta fra Russia e alcuni Stati europei, baltici e scandinavi in prima linea, sopra e sotto i mari che dal Nord Europa portano ai ghiacci del Polo.
Le ultime notizie sono allarmanti anche per chi vive sulle sponde del Mediterraneo e non ha voglia di pensare alla infiltrazione russa in Libia e alla inquietante presenza di navi russe nel fu mare nostrum.
Una terribile minaccia viene dal cielo.
Secondo le stime attuali, ha scritto Alex Lung del Quotidiano Nazionale, un missile lanciato da Capo Chauda, in Crimea – una delle principali basi militari russe nel Mar Nero – impiegherebbe meno di 7 minuti per raggiungere Roma (circa 2.000 km), poco più di 6 per Parigi, 5 per Berlino e 7 per Londra. Ancora meno se il lancio avvenisse dalla regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, o da una base nei pressi di San Pietroburgo.
Una realtà è quella dei cavi sottomarini, bersaglio della guerra ibrida: sono la spina dorsale delle connessioni globali.
Le infrastrutture adagiate sui fondali garantiscono anche gli approvvigionamenti di energia. Ma sono minacciate da sabotaggi, navi fantasma e disastri naturali, aggiunge Lung.
La flotta ombra della Russia

C’è poi una flotta ombra russa, una rete clandestina di centinaia di imbarcazioni gestita dalla Russia per eludere i controlli di polizia, in seguito all’emanazione delle sanzioni sul tetto massimo del prezzo del petrolio greggio russo del 2022 da parte di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea, in risposta all’invasione russa dell’Ucraina del 2022. La flotta ombra russa è più che triplicata di dimensioni da quando sono entrate in vigore le sanzioni.
Lunghissimo risulta la lista degli incidenti provocati da queste navi ombra.
Intanto in questi anni la Russia ha messo a punto una rete di sorveglianza nell’Artico, dove operano i suoi sottomarini e lo ha fatto acquisendo tecnologia occidentale segretamente utilizzando società di comodo, rivela Greg Miller sul Washington Post.
La Russia, ha scritto, sta proteggendo la sua flotta di sottomarini nucleari nell’Artico con un sistema di sorveglianza sottomarina costruito utilizzando apparecchiature ad alta tecnologia acquisite da aziende statunitensi ed europee attraverso una rete di approvvigionamento segreta, secondo documenti finanziari, documenti giudiziari e fonti di sicurezza occidentali recentemente scoperti.
Russian Secrets
L’articolo è frutto della ricerca “Russian Secrets” su dati aziendali ottenuti dall’International Consortium for Investigative Journalists (ICIJ). cui hanno partecipato giornalisti di Le Monde (Francia), L’Espresso (Italia), ICIJ (Washington, D.C.), Kyodo (Giappone), NRK (Norvegia), Pointer (Paesi Bassi), SVT (Svezia), The Times (Gran Bretagna), WDR e Suddeutsche Zeitung (Germania), nonché The Washington Post.
Mascherando il suo ruolo nelle transazioni attraverso una serie di società di comodo, la Russia, scrive Miller, è riuscita a ottenere sistemi sonar sensibili, un drone sottomarino in grado di operare a profondità fino a 3.000 metri, sofisticate antenne sottomarine e una flotta di navi che si spacciavano per navi commerciali o da ricerca mentre svolgevano compiti di installazione per l’esercito russo, secondo funzionari e documenti.
Tutti questi elementi erano parte integrante di un progetto segreto pluriennale per erigere una rete di sorveglianza invisibile nel Mare di Barents e in altre acque gelide dove operano sottomarini russi con missili balistici intercontinentali in caso di conflitto nucleare con gli Stati Uniti, secondo i documenti del tribunale tedesco, nonché secondo funzionari ed esperti della sicurezza statunitensi e occidentali.
Il sistema di sorveglianza, chiamato “Harmony”, si basa su una costellazione di sensori dei fondali marini per rilevare i sottomarini statunitensi che entrano nei “bastioni” navali russi, interrompendo i tentativi occidentali di tracciare o, in caso di guerra, distruggere i sottomarini russi, che esistono per garantire che la Russia possa lanciare un attacco nucleare anche se i suoi silos missilistici terrestri sono fuori uso, secondo gli esperti navali. Al centro della rete di approvvigionamento di Harmony c’era una società, Mostrello Commercial Ltd., con sede a Cipro, paese membro dell’Unione Europea, ma che fungeva da copertura per il complesso militare-industriale russo, con acquisti di attrezzature sensibili per decine di milioni di dollari, secondo i verbali del tribunale e altri documenti
L'articolo La Russia minaccia l’Europa dal cielo e dal mare: droni sottomarini, navi ombra, la guerra è aperta proviene da Blitz quotidiano.