Manovra, nel governo è lite continua. Lupi: “Tajani ai vertici c’era e sapeva tutto”. E Tajani lo chiama “Pinocchio”

  • Postato il 24 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

Dopo il round di ieri tra Lega e Forza Italia, Antonio Tajani è tornato all’attacco della Manovra. Ne è nato un battibecco a distanza con il collega di maggioranza Maurizio Lupi, ben poco edificante. Ma da giorni la maggioranza litiga sul testo delle prossima legge di Bilancio, da approvare entro l’anno: dagli extraprofitti delle banche agli affitti brevi fino ai tagli dei finanziamenti per le metro. Il vicepremier azzurro ha accusato il collega di mentire, mentre il governo prenderebbe decisioni all’insaputa sua e di Forza Italia. “Lupi è un pinocchio ma lo perdono”, l’accusa del ministro degli Esteri. “Ringrazio Antonio perché sin da piccolo amo Collodi e sono affascinato dal racconto di Pinocchio, ma ricordo che accanto al burattino c’è il grillo parlante…” insiste il leader di Noi Moderati.

A dare fuoco alle polveri, in mattinata, è stato proprio il forzista, con l’ennesima intemerata al governo contro le tasse per le banche, che non sono mica “mucche da mungere“. “Non ho una visione punitiva nei confronti delle assicurazioni e delle banche – ha dichiarato Tajani al convegno dell’Ania, l’associazione delle assicurazioni – non sono né un amico né un nemico” ma “un uomo di governo” e nella legge di bilancio “ho cercato di fare in modo che, né le assicurazioni, né le banche fossero considerate i peggiori nemici della società ai quali bisognava estorcere soldi… Fare così significherebbe danneggiare i mercati, cosa diversa, invece, è avere un atteggiamento e un dialogo costruttivo per contribuire alla crescita economica del Paese”. Anche lo scorso anno Forza Italia e Tajani insorsero contro l’ipotesi di colpire gli extraprofitti bancari e ora si la giostra è ripartita: Fratelli d’Italia e Lega vedono di buon occhio un contributo da parte degli istituti di credito.

Dopo il monito di Tajani a difesa delle banche, è intervenuto Maurizio Lupi rammentando al leader azzurro la condivisione delle scelte della maggioranza. “Nessuno del centrodestra pensa che le banche e le assicurazioni siano mucche da mungere – ha risposto il deputato di Noi moderati – Ricordo a Tajani che nel vertice che abbiamo fatto lui ha condiviso ogni provvedimento che abbiamo deciso: no alla tassa sugli extraprofitti, sì ai contributi così come sono stati puntualmente definiti nella legge di bilancio. Tutti consideriamo le banche come uno strumento utile al servizio dell’economia reale. Noi siamo per un’economia sociale e di mercato e per l’equità sociale. Quanto agli affitti brevi tutti hanno presentato delle propose, anche Noi Moderati, e ne discuteremo insieme”. Un modo per ammonire il ministro deli Esteri a smetterla di “cannoneggiare” contro il governo sulla legge di Bilancio. Ma Tajani ha rilanciato accusando il collega di mentire, intervistato da Nicola Porro a Economica: “Lupi è un po’ Pinocchio, ma lo perdono. Perché ha detto che io sapevo tutto e io non sapevo nulla“. “Nessuno – ha aggiunto il ministro – sapeva nulla dei tagli alla metro C, della Metro di Milano, di Afragola, dell’articolo 18 o sulle tasse gli affitti. Non è mai stato oggetto di dibattito all’interno della riunione”. Tajani ha ammonito il governo a non diminuire le risorse per la mobilità locale, come la nuova linea metropolitana di Roma: “Per la metro C è importante che non ci siano tagli. Se poi si vuole rimodulare, si può anche fare. La cosa più importante è che non ci siano tagli neppure per il collegamento Afragola-Napoli né per la metro di Milano”.

Ieri il vicepremier aveva tuonato da Bruxelles: “Decide la politica, mentre a volte mi pare che ci sia qualche grand commis del ministero dell’Economia che vuole punire e reintegrare le tasse”. Un’allusione a Giancarlo Giorgetti e alla Ragioniera generale dello Stato Daria Perrotta, già capo dell’Ufficio legislativo al ministro dell’Economia con l’esponente leghista. Perrotta nei giorni scorsi aveva già fatto irritare Palazzo Chigi e i ministeri (alcuni anche leghisti) per la decisione di utilizzare un algoritmo per imporre quanto e come tagliare.

Da giorni Tajani contesta la proposta di aumentare le tasse sugli affitti brevi, una norma che penalizzerebbe i proprietari di immobili. In questa battaglia è spalleggiato da Matteo Salvini. Il quale non disdegna le tasse per le banche. Fumo negli occhi per Forza Italia.

L'articolo Manovra, nel governo è lite continua. Lupi: “Tajani ai vertici c’era e sapeva tutto”. E Tajani lo chiama “Pinocchio” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti