La rigenerazione di una strada centralissima di Roma con un progetto tra luce e verde
- Postato il 3 ottobre 2025
- Arti Visive
- Di Artribune
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Nel cuore barocco di Roma, Via del Pellegrino, cambia volto e per i weekend di ottobre diventa Florea, come era anticamente nominata in omaggio ai fioristi che la attraversavano per arrivare a San Pietro da Campo de’ Fiori. Non solo una via percorribile a piedi ma un progetto di rigenerazione urbana che trasforma, coinvolgendo anche via Sora, che la collega a corso Vittorio Emanuele e via del Governo Vecchio, quest’importante strada storica in un vero e proprio laboratorio creativo a cielo aperto, con eventi di artigianato, design, musica e cultura green. Come ci ha spiegato Claudia Campone, designer e fondatrice di Thirtyonedesign, con cui ha curato il concept dell’iniziativa, coordinando i partner coinvolti: “L’obiettivo di Florea è valorizzare la ricchezza di una strada storica di Roma, con un programma inclusivo e di qualità, aperto a tutti: residenti, artigiani e commercianti, turisti”. Ma lasciamo sia lei stessa a dirci di più.

Intervista a Claudia Campone, designer e curatrice del concept di “Florea”
Come nasce il progetto “Florea”?
Florea il progetto di valorizzazione urbana di via del Pellegrino e via Sora, nato su impulso della Rete d’imprese di Via del Pellegrino, l’associazione che raduna le botteghe e gli esercizi storici della strada, promosso dalla Regione Lazio, tramite il Comune di Roma e il primo municipio.
Rispetto ai consueti progetti di riqualificazione urbana, “Florea” ha una personalità più articolata giusto?
Esatto, perché non si limita a fare delle proposte di arredo urbano ma le attiva coinvolgendo le persone con un programma di workshop, eventi e talk, che, andando oltre le singole categorie, si rivolge a un pubblico ampio e trasversale. In altre parole, abbiamo creato un vero e proprio laboratorio urbano in cui verranno approfondite diverse tematiche.
Quindi cosa ci dobbiamo aspettare da questa ottobrata romana?
Durante i fine settimana di ottobre via del Pellegrino sarà costellata di installazioni di verde urbano e accesa da una nuova illuminazione: aiuole, piante, sedute, illuminazioni artistiche e funzionali, volte a valorizzare elementi come edicole votive, muri decorati, targhe, che oggi passano del tutto inosservati. Saranno allestite delle lunghe tavolate per workshop aperti a tutti e spazi dedicati a talk e concerti.
Come saranno strutturati i tre weekend?
Il primo sarà quello di presentazione del progetto, con talk, workshop, eventi musicali. Quello dell’11 e 12 sarà rivolto maggiormente alle famiglie, con attività concepite per coinvolgere i più piccoli, infatti lo abbiamo chiamato Florea Kids. Infine, il 25 e il 26 ottobre il progetto culminerà con un gemellaggio con Roma Diffusa. Quindi via del Pellegrino sarà anche teatro di performance musicali e artistiche.
Un programma sfaccettato…
È vero, possibile grazie alla collaborazione con Roberto Ortolani di Natura e Architettura, realtà specializzata da anni nella progettazione e nell’allestimento green, Marco Frascarolo di FABERtechnica, attiva dal 2001 nel progetto della luce per l’architettura e la città. Mentre, per gli eventi siamo affiancati da Bla Studio, agenzia creativa che porta aventi anche il progetto Roma Diffusa.
E di natura temporanea…
Certo, nello specifico si tratta di un’operazione di “urbanismo tattico” che ha lo scopo di far toccare con mano i benefici di possibili interventi pubblici.
Le maggiori criticità?
Rispetto ad altre città europee Roma è in ritardo sulla svolta green. D’altra parte la nostra è una realtà ben più complessa, che richiede tempo e risorse, quindi è giusto cominciare gradualmente ed è più che normale che non tutti accolgano i cambiamenti con lo stesso entusiasmo; l’importante è andare avanti.
Ludovica Palmieri
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L’articolo "La rigenerazione di una strada centralissima di Roma con un progetto tra luce e verde" è apparso per la prima volta su Artribune®.