La prima elettrica di MG con batteria semi-solida: annunciati i prezzi

La promessa di una batteria semi-solida non è uno slogan senza senso, ma un cambio di passo che avvicina l’auto elettrica a una maturità diversa. La combinazione fra elettrolita gelificato e componenti solide punta a tenere insieme densità energetica, sicurezza e costi industriali più gestibili. La MG4 che abbraccia questa tecnologia diventa un segnaposto concreto: non un prototipo da salone, bensì un modello pronto per la strada. Scomparsa l’idea di dover attendere generazioni future, l’innovazione entra nel perimetro del “qui e ora” e modifica le aspettative sull’intero segmento. La svolta non arriva isolata, ma si innesta su un progetto che ha già trovato un equilibrio interessante tra dimensioni, prezzo e dotazioni.

Il via libera ottenuto presso l’autorità industriale cinese non è una formalità, perché certifica l’idoneità di un pacco batteria inedito a essere venduto in grande serie. Questa tappa chiude la fase delle omologazioni e apre quella, ben più impegnativa, di logistica, produzione e consegne scaglionate sui mercati. L’approvazione, inserita nell’elenco dei modelli autorizzati, indica che il costruttore ha raggiunto requisiti tecnici e di sicurezza coerenti con lo standard previsto. Si crea così una base credibile per discutere di prezzi, allestimenti e prestazioni, invece che di semplici promesse tecniche. La notizia, più che alimentare hype, sposta l’attenzione sul confronto concreto con le soluzioni già diffuse.

Che cosa significa “semi-solida” 

Una batteria semi-solida impiega un elettrolita non completamente liquido, capace di limitare fenomeni come la crescita di dendriti e migliorare la stabilità termica. La struttura consente una progettazione delle celle più compatta, con potenziali aumenti della densità energetica rispetto a chimiche NMC o LFP tradizionali. Il passaggio non pretende linee produttive totalmente nuove, riducendo gli ostacoli industriali rispetto al salto diretto verso il pieno stato solido. In termini d’uso, i benefici attesi riguardano ricariche più prevedibili, una migliore resistenza allo stress ciclico e una sicurezza più elevata. Resta fondamentale la calibrazione software del sistema, che governa disponibilità di potenza, recupero e protezione in ogni condizione.

La MG4 semi-solida sostituisce i pacchi LFP con accumulatori a base di litio e manganese, inseguendo un bilanciamento diverso tra costo, resa e autonomia. Il manganese, in combinazione con l’elettrolita semi-solido, mira a contenere i costi mantenendo una buona stabilità alle alte temperature. La chimica punta a offrire più energia in pari volume, senza penalizzare troppo la durata dei cicli di carica e scarica in uso reale. Il passaggio di piattaforma apre inoltre margini per ottimizzare pesi e cablaggi, con ricadute sulla guidabilità e sui consumi elettrici. Il risultato atteso è un’auto più rotonda nelle percorrenze, meno sensibile allo stress del traffico e più coerente con tragitti misti.

Il pacco batteria arriva da uno specialista cinese che lavora sulle soluzioni allo stato solido e semi-solido con produzioni già scalabili. La scelta di un partner focalizzato su questa nicchia riduce i rischi e assicura un flusso di miglioramenti incrementali. Il costruttore può così integrare aggiornamenti di cella e di gestione termica senza ripensare l’intera architettura della vettura. La collaborazione, inoltre, crea una filiera corta su componenti chiave, rilevante in un momento in cui le materie prime oscillano. Si intravede una strategia che privilegia modularità e tempi rapidi di industrializzazione, fondamentali in un settore ad alta velocità.

La versione approvata mantiene il motore anteriore singolo, una scelta che semplifica meccanica e costi mantenendo un’erogazione lineare. Questa impostazione, abbinata al baricentro basso della batteria, costruisce un comportamento prevedibile e amichevole nei trasferimenti quotidiani. La spinta iniziale resta brillante, con una progressione che privilegia la fluidità e non insegue numeri estremi. La taratura dell’elettronica di trazione, in presenza di coppia immediata, diventa la chiave per scaricare potenza senza scompensi. La coerenza dell’insieme va valutata nella guida reale, tra pavé cittadino, raccordi autostradali e qualche tratto collinare.

Effetto sul mercato e pressione sulla concorrenza

Le versioni già note della MG4 dispongono di due tagli batteria, con autonomie omologate sul ciclo locale che danno indicazioni di massima. La variante semi-solida potrebbe collocarsi su un gradino superiore per densità energetica, mantenendo pesi vicini alle configurazioni correnti. Il vantaggio pratico non riguarda solo i chilometri dichiarati, ma la tenuta dell’autonomia (dichiarati 530 km per la versione semi-solida) quando la temperatura scende o sale. Anche la curva di ricarica è attesa più stabile, con plateau termici meglio gestiti e minori limitazioni per protezione del pacco. Il pacchetto, nel complesso, mira a rallentare l’invecchiamento percepito dell’auto lungo gli anni di utilizzo.

Le celle semi-solide migliorano la resistenza alla formazione di hotspot e riducono la volatilità termica nelle fasi più stressanti.  La finestra di temperatura operativa più ampia promette prestazioni più consistenti tra inverno e estate, con meno flessioni improvvise. La gestione della ricarica può diventare meno conservativa, allungando i tratti a potenza elevata senza compromettere la salute delle celle. Sul lungo periodo, l’obiettivo è far coincidere i chilometri percepiti con quelli dichiarati, attenuando il decadimento dopo molti cicli. La sensazione finale dovrebbe essere quella di un’auto elettrica più “semplice” da gestire, anche per chi fa tanta strada.

Gli interni della nuova MG4
Ufficio Stampa MG
Dentro la MG4 spazio, stile minimalista etecnologia

L’arrivo di un modello di grande serie con batteria semi-solida alza l’asticella e costringe i rivali a scoprire le proprie carte. Il confronto si sposterà dalla potenza massima alle metriche di stabilità, durata ciclica e prevedibilità della ricarica. Se i costi resteranno sotto controllo, la tecnologia potrà scivolare anche su modelli più piccoli e commerciali leggeri. L’esempio di una compatta come MG4 dimostra che l’innovazione non è appannaggio esclusivo di ammiraglie e supercar, per cui la competizione farà bene a chi cerca una mobilità elettrica matura, meno legata ai compromessi dei primi anni. Il marchio ha già dimostrato di saper leggere le esigenze della clientela europea, giocando su prezzi aggressivi e dotazioni ricche. L’arrivo di una batteria semi-solida su un modello di volume potrebbe anticipare trend destinati a permeare l’intero listino.

La capacità di garantire assistenza, ricambi e aggiornamenti sarà decisiva per consolidare fiducia lungo tutto il ciclo di vita. Se il roll-out globale seguirà la tabella prevista, l’Europa vedrà un banco di prova importante per infrastrutture e incentivi. Il dialogo con reti di vendita e flotte aziendali potrebbe accelerare la diffusione, specie nelle grandi aree metropolitane. Il passaggio diretto al pieno stato solido resta complesso per costi, standard e volumi, ma la via semi-solida offre un ponte credibile. Questa tecnologia conserva una parte dell’ecosistema produttivo esistente, limitando investimenti e rischi di transizione.  La spinta a migliorare ciclicamente elettroliti e separatori porterà rapidamente a step evolutivi percepibili su modelli di listino. Nel frattempo, l’ottimizzazione software su ricarica e gestione termica farà la differenza tanto quanto la chimica delle celle. È un’evoluzione a piccoli passi, ma sommati in tempi brevi generano un salto tangibile nell’esperienza quotidiana.

Prezzi, posizionamento e strategia

La MG4 nasce come compatta a due volumi, con proporzioni da city car evoluta e un’impostazione che privilegia l’efficienza aerodinamica, mentre l’estetica mostra una linea pulita, con sbalzi contenuti e un posteriore caratterizzato da scelte stilistiche decise. Dentro, la plancia riduce il superfluo e lascia spazio a schermi e comandi razionalizzati, con una gestione delle funzioni centrata sul display principale. Il telaio adotta soluzioni adatte a tenere basso il baricentro, sfruttando la batteria come elemento strutturale e contribuendo alla precisione di guida. Il progetto, nelle versioni tradizionali, ha costruito una reputazione di equilibrio tra praticità quotidiana e tecnologia percepita.

Le versioni standard della MG4 hanno contribuito a spingere l’elettrico in fasce di prezzo più accessibili, aprendo nuove platee d’acquisto. La variante con batteria semi-solida manterrà la missione di convenienza, pur introducendo una tecnologia più sofisticata e costosa. Il prezzo ufficiale della nuova MG4 è stato comunicato pochi giorni fa e si aggira (in Cina) attorno all’equivalente di circa 8.200 euro per la versione base, mentre invece per il modello con batteria semi-solida è poco più di 12.000 euro. Il prezzo aggressivo di quest’ultima ha fatto sì che il produttore registrasse più di 10.000 ordini nelle prime 24 ore, una domanda mai vista prima che sta mettendo in difficoltà le fabbriche nel soddisfare tutti i clienti. Però non fatevi illusioni, difficile che il prezzo rimanga lo stesso quando arriverà in Europa.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti