La piccola casa editrice al Salone del Libro anche grazie ai suoi autori: la storia della Gru, che si ispira alla bimba di Hiroshima che pregò per la pace con i suoi origami
- Postato il 14 maggio 2025
- Cultura
- Di Il Fatto Quotidiano
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Le storie della Gru indagano la realtà del mondo di oggi, il modo in cui si trasforma, la crescita personale, l’ascolto delle diversità e delle contraddizioni per superare le individualità. Anche la Gru, piccola grande casa editrice che ha sede sulle colline di Sonnino, sarà al Salone del Libro da giovedì a lunedì: la partecipazione con un proprio stand alla manifestazione di Torino sarà possibile grazie all’unione di tanti suoi autori che hanno versato un piccolo contributo e hanno aiutato a coprire le spese. “Nel nostro stand di 8 metri quadri – spiega l’editrice Serena Isa Coppola – porteremo i volumi che hanno preso vita in questi 15 anni di attività, romanzi, racconti e poesie nati dalla nostra passione, dalla lettura e selezione quotidiana dei testi e delle valide voci di scrittori che abbiamo sostenuto rifiutando il sistema dell’editoria a pagamento. Il nostro sogno è quello di un’editoria che sappia raccontare il nostro tempo, senza edulcorazioni, senza ipocrisia, mettendo al centro le nostre stesse fragilità”.
Il nome della casa editrice, che compie quest’anno 15 anni, rimanda a Sadako Sasaki, una bambina che aveva due anni al tempo del bombardamento di Hiroshima e che attraverso la creazione di origami a forma di gru lottò e pregò per la vita e la pace nel mondo. “Per questo motivo – continua Coppola – concentriamo il nostro interesse sulla ricerca di storie e narrazioni che scandaglino le nostre ferite e la realtà, sia essa quella famigliare o sociale, per raccontare la vita toccando tematiche d’attualità e di impegno civile e umano, senza trascurare l’importanza dell’ascolto della voce interiore e il bisogno di trasformazione e crescita di ogni essere umano. L’emozione, la suggestione e la sorpresa contenuti in una lettura possono apportare la forza di un enorme cambiamento e crediamo che un buon libro possa abbattere i muri del pregiudizio e trasformare le ombre dell’indifferenza e dell’egoismo in luce”.
Con Coppola, dietro al bancone dello stand de La Gru, si alterneranno i diversi autori per “condividere riflessioni, parlare del senso delle proprie opere e del loro approccio alla scrittura, facendo squadra insieme, come una vera e propria famiglia”. E ci saranno anche gli origami di carta a forma di gru: “Portatrici silenziose di messaggi, versi e frasi che gli stessi nostri autori regaleranno ai lettori”.
Tra i libri che saranno presenti ci sono Mimosa non è un fiore di Carlo Banchieri, i romanzi finalisti al premio Parole a Braccio di Perugia per la sezione DEI (diversità, equità, inclusione) Era mio padre” di Dominique Campete e L’equilibrio delle lucciole di Tiziana Magnaguagno, le novità delle collane 14° Piano (dedicata ai romanzi) Come rugiada negli occhi di Daniele Del Zotto e La memoria sensibile delle cose di Rita Brescia e ancora gli ultimi titoli usciti in Catarsi, la collana che accoglie raccolte di racconti, Maria di Maria Francesca Frascà e Racconti di seconda mano di Mirko Micheletti.
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