La piazza di Michele Serra? Che imbarazzo i sindaci sul palco col tricolore
- Postato il 16 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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La piazza di Michele Serra? Che imbarazzo i sindaci sul palco col tricolore
Una volta la sinistra chiamava i sindaci in piazza per la pace. Le mobilitazioni di un tempo, quando nei loro stendardi appariva una frase celebre di Sandro Pertini («svuotare gli arsenali e riempire i granai»). Ora, invece, nel mondo al contrario di questa sinistra superwoke, si sfila per la guerra e il riarmo sotto la voce Europa. Nella piazza romana si agita più di tutti il sindaco della città, Roberto Gualtieri, che ricordavamo pacifista come tanti suoi compagni: una volta anche lui era iscritto al partito foraggiato da Mosca, e ululava contro l'imperialismo occidentale che scatenava i conflitti.
Adesso ci tocca vedere pure il primo cittadino della Capitale con tanto di fascia tricolore addosso per chiedere più fucili più carri armati più bombe contro santa madre Russia agli ordini di Ursula von der Leyen. È uno scandalo la contorsione della sinistra? No, perché può apparire anche legittimo avere opinioni differenti rispetto al passato e perché ognuno sceglie le piazze che vuole. Il problema era semmai che quella di ieri fosse a pluralità di idee (contro, a favore, forse)... Però la domanda è l'altra, e pensiamo molto più legittima della posa guerresca di questi sindaci che rischiano di trovarsi persino impegnati dalla guerra di Ursula i fondi di coesione: ma perché sale – lui, Gualtieri con gli altri sindaci – su quel palco anche a nostro nome? Perché indossano la fascia tricolore? Che c'entra quel simbolo con una manifestazione politica convocata per un'Europa improvvisamente guerrafondaia? Quale mandato – e non si tratta del primo, del secondo o del terzo – si sono fatti dare dal popolo che li ha eletti a larga minoranza (perché vale anche per loro quello che si dice della premier quando concionano che non ha la maggioranza degli italiani con sé...)? Verrebbe da chiedergli da un megafono: ma stai con Elly o contro Elly? Stai con i sì al riarmo o con gli astenuti del tuo partito? Occhio, che in piazza c'è pure Avs, che sta nel fronte del no... i sindaci col tricolore si sono trasformati nel manifesto dell'imbarazzo.
Ecco, vorremmo poterci dichiarare offesi per l'uso strumentale della fascia dei sindaci, che rappresenta le comunità amministrate e non certo le idee confuse dei primi cittadini. Non si usano i territori, con il simbolismo che li identifica, per una piazzata di parte, vorremmo dire a Gualtieri e ai suoi colleghi di guerra o di pace, chissà chi lo sa. In qualunque manuale è spiegato il significato di quella fascia che indossano i sindaci, serve nelle cerimonie ufficiali e per gli atti istituzionali. Non è ancora previsto che occorre per rispondere alla chiamata di Michele Serra e de La Repubblica. Le loro parole d'ordine si seguono senza il simbolo della città. Quella fascia è anche un simbolo rappresentativo del legame con la Nazione e proprio con la Repubblica, ma non quella editoriale. Eppure, nulla di tutto questo era in quella piazza: per tanti decenni ci avete ricordato che secondo la Costituzione vale l'articolo 11 e il ripudio della guerra e adesso pretendete, voi sindaci, di rappresentare 800 miliardi di euro in armamenti senza nemmeno averci chiesto il permesso. Un abuso, dunque, l'utilizzo delle fasce tricolori in una piazza in cui era difficile persino la traduzione, viste le lingue politiche infuocate l'una contro l'altra. Non riescono ad essere uniti nemmeno nello stesso partito e vogliono rappresentare le città che amministrano in una manifestazione smaccatamente divisiva? No, non è serio questo atteggiamento, perché significa uso improprio delle istituzioni, a partire da quella che dovrebbe essere la più vicina ai cittadini, come il Comune.
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