La nave riparte da Barcellona e li lascia a terra, il calvario di quattro passeggeri: “Senza soldi e senza documenti, accampati a Genova”
- Postato il 5 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Un incubo, siamo in una città che non conosciamo, senza soldi, senza documenti e senza vestiti adatti. Tutto per qualche minuto di ritardo”.
A parlare è Ivan, 51 anni, che con la compagna è partito da Civitavecchia a bordo della Msc Seaview per un tour nel Mediterraneo che tocca Palma de Maiorca, Barcellona, Cannes, Genova e La Spezia. Proprio a Barcellona sabato, a causa della manifestazione pro Palestina che ha paralizzato la città, sono rimasti Ivan, la compagna e un’altra coppia: arrivati in ritardo di qualche minuto al terminal, hanno visto la nave partire e si sono ritrovati in porto “completamente abbandonati”.
“Mi hanno chiamato mentre entravamo in porto per chiedere dove fossimo e dirci che ci stavano aspettando – racconta Ivan – ma in realtà quando siamo arrivati, poco dopo, la nave era già salpata. Erano le 17.05, avevamo un ritardo di cinque minuti. A livello umano è stato un gesto terribile, ci siamo guardati intorno e abbiamo visto un’altra coppia nella nostra stessa situazione. Non abbiamo ricevuto alcuna assistenza dal servizio clienti, ci hanno abbandonati a noi stessi senza supporto, soldi, documenti, vestiti adatti al clima genovese: abbiamo freddo e abbiamo fame, abbiamo pochissimo denaro con noi, eravamo scesi solo per una visita della città”.
Luigi, 61 anni, conferma: in queste ore con la fidanzata e gli altri compagni di sventura è alle Stazioni Marittime, in attesa dell’arrivo della nave, previsto per le 18 di domenica. Una tappa che non prevede apertura dei portelloni né discesa, visto che ha sostituito Cannes a causa di condizioni marine avverse.
“Siamo stati costretti a farci anticipare i soldi dall’agente che ci ha prenotato la crociera per prendere il biglietto di un pullman e raggiungere Genova da Barcellona – spiega Luigi – siamo venuti con il pullman a Genova e abbiamo dovuto chiedere ai carabinieri di fare un permesso speciale per entrare al porto, visto che non avevamo con noi biglietti né documenti. Io non ho con me neppure le medicine per la pressione, è una cosa vergognosa. Contrariamente all’altra coppia noi non siamo stati chiamati e abbiamo avuto contatti da nessuno, ci siamo dovuti arrangiare privatamente”.
“Questa è la mia quinta crociera, so come funzionano le cose e so che bisogna essere in orario – prosegue Luigi – ma questo è stato un caso di forza maggiore, e nessuno si è premurato di capire perché quattro passeggeri non erano a bordo, dov’erano e se stavano bene. Il comandante in primis, ma poi la compagnia. Chiederemo il registro di bordo e procederemo con la richiesta di danni, sperando che ci facciano salire a bordo all’arrivo della nave. È una cosa disumana, non mi era mai capitato”.
Contattata da Genova24, la compagnia ha preferito non rilasciare dichiarazioni.