La Nato deve tutto al sacrificio dell’Ucraina, dice Kasparov

  • Postato il 28 novembre 2025
  • Di Il Foglio
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La Nato deve tutto al sacrificio dell’Ucraina, dice Kasparov

Traduciamo l’intervento di Garry Kasparov, attivista e campione di scacchi russo, all’Halifax Security Forum.

 

 

Questo è lo spettacolo migliore che Putin possa sperare: nessuna risposta chiara. Non si tratta di quante armi avete, di quante munizioni... si tratta di essere disposti a combattere e morire. Oh, che bello: avete una brigata canadese in Lettonia. Qual è l’ordine di questa brigata? Sparerà se i russi attraversano il confine? Conosciamo la risposta: ci vorrà un’eternità per negoziare.

Non ho ancora sentito una risposta chiara. Non riesco nemmeno a immaginare come possiamo discutere seriamente un accordo fatto dal partner d’affari di Trump. Si tratta di un accordo immobiliare per arricchire la famiglia Trump e vendere l’Ucraina. E come possiamo discutere seriamente il fatto che l’Ucraina dovrà rinunciare alle fortificazioni che stanno salvando l’Europa?

Ah, stiamo celebrando la Nato. La Nato non è forte, la Nato non esiste. E’ una finzione. E’ la Nato, quattro lettere. Il motivo per cui siete ancora qui seduti a festeggiarla è che l’Ucraina sta morendo ogni minuto. E’ un sacrificio immenso. Se non fosse per l’Ucraina, se non fosse per l’Ucraina che ancora resiste, i carri armati russi sarebbero già arrivati in Polonia. Avete tutti suggerito all’Ucraina di arrendersi. Avete offerto a Zelensky un volo, e lui ha risposto: “Non ho bisogno di un passaggio, ma di munizioni”.

Da quattro anni l’Ucraina sta combattendo per tutta l’Europa. La Nato è stata creata per combattere una sola guerra, non per andare in Afghanistan, non per andare in Siria, una sola guerra: salvare l’Europa libera dall’aggressione russa. L’Ucraina è l’unico paese che sta combattendo questa guerra, e noi stiamo ancora discutendo se includerla o meno. L’Ucraina è l’unico paese che sta adempiendo al destino della Nato, e noi le dobbiamo tutto.

Allora sì, sacrifichiamola. Ma Zelensky sta facendo... non so nemmeno come spiegarlo... una scelta incredibile. Da russo, mi sento colpevole, ed è per questo che non posso dirgli di mostrare il dito medio a Trump. Ma ancora una volta, quanti senatori abbiamo qui? Direte a Donald Trump che non può farlo? Avete 85 senatori. 85 è più di due, sì? Se su 100 senatori.

Come è possibile che questo disegno di legge sia ancora lì, fermo da qualche parte sul tavolo del Senato, e non sia ancora stato approvato? Putin, Xi Jinping, tutti gli altri, stanno festeggiando. E tra l’altro, la Russia ha i nordcoreani, ha i cubani, ha africani volontari. E noi stiamo ancora parlando di “escalation”.

Abbiamo tutto dalla nostra parte – potere militare, politico, economico – e stiamo ancora perdendo la guerra. E’ grazie all’Ucraina che la Russia non sta realizzando il sogno di Putin di restaurare l’impero russo. Ma se, Dio non voglia, l’Ucraina venisse costretta a stringere questo accordo, allora è chiaro che Putin realizzerà il suo sogno. E poi, ragazzi, toccherà a voi. Ma voi non siete disposti a combattere.

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Autore
Il Foglio

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