La musica di Torino per Gaza: al Pala Gianni Asti le band che hanno fatto la storia

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Cultura
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINOMartedì 14 ottobre 2025 Torino si trasforma in un palco di solidarietà con “Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina”, un concerto-evento organizzato dall’Associazione Radar, con il patrocinio della Città di Torino e l’adesione di ANPI e ARCI Torino. L’appuntamento, in programma al Pala Gianni Asti, promette di unire musica, impegno civile e partecipazione collettiva a favore della popolazione palestinese.

Le porte del palazzetto apriranno alle 18, con l’inizio del concerto previsto per le 18.30. I biglietti sono disponibili a 25 euro su TicketOne e Ticket.it, e tutto il ricavato sarà devoluto a Medici Senza Frontiere, impegnata a garantire cure mediche e supporto umanitario a Gaza, dove la crisi umanitaria continua a colpire la popolazione civile.

L’iniziativa nasce in un contesto di forte mobilitazione civica: nelle piazze italiane, Torino compresa, migliaia di persone hanno chiesto la fine delle violenze e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi. “Una Notte per Gaza” vuole essere un abbraccio collettivo, capace di trasformare la musica e l’arte in una voce comune per la pace e la giustizia.

Sul palco si alterneranno artisti e band simbolo della scena musicale torinese e italiana, con generi che spaziano dal rock al punk, dallo ska al reggae: dai Fratelli di Soledad, storica formazione torinese nota per il loro mix di combat rock e impegno sociale, ai The Originals, progetto nato dall’incontro tra Africa Unite e The Bluebeaters; dai pionieri dello ska-core Persiana Jones agli storici Statuto, da sempre vicini ai temi di giustizia sociale.

Non mancheranno nuove proposte e sonorità originali, come i Loschi Dezi, i Medusa, la giovane voce di Lotta, e progetti collaborativi come Oh Die! con Tino Paratore, Paolo Scapazzone e Nitto dei Linea 77, e Fiori, con l’intervento di Scasso dei Fratelli di Soledad.

Un evento che non è solo concerto, ma anche segnale concreto di partecipazione e solidarietà: la musica diventa strumento di impegno civile, capace di unire generazioni e sensibilizzare sulle emergenze umanitarie.

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Quotidiano Piemontese

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