La mostra che evoca la voce dei minerali nella storica litografia di Roma
- Postato il 9 novembre 2024
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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C’è un laboratorio nel cuore di Roma che ha l’aspetto di una bottega alchemica, dove polveri, inchiostri, strumenti manuali e oggetti di altre epoche sembrano aver fermato il tempo. Nonostante l’affascinante aspetto d’antan, Litografia Bulla è una fucina di creazione e idee. Qui ha preso vita anche l’ultima opera dell’artista Iginio de Luca dal titolo Carborundum.
L’opera sonora “Carborundum” di Iginio de Luca
L’artista romano, noto per le sue sperimentazioni con suoni e memorie, stavolta si è cimentato con i minerali, la loro storia e quella dell’umanità intera.
L’azione artistica lo ha visto cancellare tramite sfregamento il disegno su pietra realizzato da un altro artista – come fece nel 1953 Robert Rauschenberg con un’opera di De Kooning. Il suono prodotto da questo gesto ritmico, circolare, come una danza rituale, è stato registrato e reso graficamente.
La traccia audio dell’onda sonora formattata dal computer è stata incisa a mano sulla superficie della stessa pietra che ha generato il suono: in tal modo l’immagine litografica ha reso visibile un fenomeno immateriale quale è il suono, restituendo voce alla pietra.
Litografia Bulla: un laboratorio centenario
Tutto ciò avviene in uno spazio a dir poco evocativo: Litorgrafia Bulla è un laboratorio dalla storia secolare, sito in Via del Vantaggio, che da sempre collabora con artisti: Toti Scialoja, Mario Schifano, Georg Baselitz, Jim Dine, Cesare Tacchi, Tano Festa, Dennis Hopper, Carl Andre, Carla Accardi, Robert Barry, Jannis Kounellis solo per citarne alcuni.
Oggi a raccogliere tale importante testimone sono Beatrice e Flaminia Bulla, che hanno assistito in prima persona De Luca nella realizzazione di Carborundum.
Il progetto Passaggi di Litografia Bulla
Le due postazioni d’ascolto, la vetrina su strada e la sala interna sono gli spazi di Litografia Bulla dove è possibile apprezzare Carborundum di De Luca.
L’opera costituisce la quindicesima tappa di Passaggi, progetto espositivo avviato nel 2020 dalle Bulla e inaugurato con l’esposizione di opere di Enzo Cucchi. L’intento è quello di aprire al pubblico l’attività artistica di questo spazio votato alla creazione.
Roberta Pisa
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